Come rinfrescare la casa senza rinunciare al condizionatore, ma spendendo poco

Vuoi utilizzare i condizionatori senza spendere cifre esorbitanti, riducendo i consumi e l'impatto sull'ambiente? Ecco alcuni semplici consigli da mettere subito in pratica!

Quest’anno il caldo è arrivato (ahinoi!) con largo anticipo e in alcune città italiane è diventato insopportabile. In certi casi riuscire a rinunciare al condizionatore è davvero difficile, visto che un ventilatore può non rivelarsi sufficiente per rinfrescare la propria abitazione.

È risaputo che i climatizzatori sono fonte di inquinamento e il loro utilizzo influisce parecchio sui costi in bolletta. Ma possiamo seguire una serie di consigli pratici che ci aiutano a ridurre i consumi e a risparmiare. Vediamo quali.

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I consigli dell’ENEA

A fornirci una serie di preziosi consigli per utilizzare al meglio l’aria condizionata è l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile):

  1.  Attenzione alla classe energetica del climatizzatore: la scelta del modello del nostro climatizzatore rappresenta un requisito chiave per diminuire i consumi ed evitare brutte sorprese in bolletta. Indipendentemente dalla tecnologia, bisognerebbe preferire i condizionatori in classe energetica superiore alla A in quanto, oltre a una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, consumano molto meno.
  2. Non raffreddare troppo l’ambiente e fai attenzione all’umidità: la nostra normativa prevede che durante la stagione estiva la temperatura interna non debba scendere sotto i 24-26°C, ma, spesso due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono già sufficienti. Inoltre, per scongiurare la sensazione di caldo opprimente, spesso può bastare l’attivazione della funzione “deumidificazione”, in quanto l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura ben più elevata di quella reale.
  3. Chiudi le persiane nelle ore più calde: spesso si fa l’errore di lasciare le persiane aperte anche quando non si è in casa, permettendo al calore di entrare attraverso gli infissi. Così, attivando il climatizzatore al rientro in casa, questo si trova a dover soddisfare un elevato fabbisogno di energia per raffrescare gli ambienti. Chiudere le persiane, abbassare le tapparelle o comunque schermare i serramenti nelle ore centrali delle giornate estive consente di ridurre gli apporti solari in ingresso all’abitazione e, conseguentemente, l’energia richiesta dai climatizzatori. Il risparmio dovuto a questo semplice accorgimento varia considerevolmente in base all’esposizione dell’abitazione e alla quantità di superfici vetrate (ciò permette di risparmiare fino al 25% in media del consumo di partenza, pari a circa 85 kWh elettrici a famiglia).
  4. Posiziona il climatizzatore nel luogo più adatto: in fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete: l’aria fredda tende infatti a scendere e si mescolerà più facilmente con quella calda che invece tende a salire. Bisogna assolutamente evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende: l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca
  5. Scegli la tecnologia inverter: nel condizionatore con sistema di controllo inverter: la velocità di rotazione del compressore viene regolata costantemente e questo permette di avere prestazioni ottimali in qualsiasi condizioni di impiego, adeguando la potenza frigorifera e termica erogata all’effettiva necessità. Questi modelli, particolarmente funzionali quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, costano di più rispetto a quelli dotati di tecnologia on-off, ma il consumo energetico e la rumorosità sono minori, a fronte di un maggior comfort all’interno degli ambienti serviti.
  6. Non lasciare porte e finestre aperte: il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.
  7. Usa il timer e la funzione ‘notte’: Grazie a queste funzioni è possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio e aumentare il comfort. Inoltre, consentono di accendere e spegnere il climatizzatore anche a distanza e di tenerlo in funzione per il solo periodo di tempo in cui se ne ha realmente bisogno. La funzione “notte” o “sleep” regola, nelle ore notturne, la temperatura ambiente in modo da rispondere alla variazione della temperatura corporea.
  8. Non sottovalutare la pulizia e alla corretta manutenzione: i filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove più di frequente si annidano muffe e batteri dannosi per la salute, tra i quali il batterio della legionella che può essere mortale. È importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas. Si ricorda inoltre che la normativa prevede l’obbligo del libretto impianto e di controlli periodici per gli impianti con una potenza superiore a 10 kW per quelli invernali e a 12 kW per quelli estivi.

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