Come ridurre i consumi del ferro da stiro

Vuoi tagliare i costi energetici legati all'uso del ferro da stiro? Scopri 5 efficaci strategie per ridurre i consumi. Scegli un modello in classe energetica A e ottimizza le tue sessioni di stiratura per massimizzare il risparmio sulla bolletta. Impara quando e come utilizzare il ferro da stiro in modo efficiente per ridurre il dispendio energetico domestico.

Quando si calcolano i consumi energetici domestici, è bene sapere che ogni piccolo o grande elettrodomestico presente in un’abitazione ha un impatto sull’ammontare totale della bolletta della luce. Tra questi, anche il ferro da stiro fa la sua parte, che varia a seconda della potenza, della classe energetica, del modo e tempo di utilizzo e della tipologia: in linea generale i più avanzati modelli di ferro da stiro a caldaia, come quelli proposti da grandi marchi come ad esempio Rowenta, hanno un consumo energetico abbastanza basso, pur garantendo sessioni più durature (quindi sono ideali anche per chi stira molto) e sono più rapidi nelle operazioni di stiratura.

Qualunque sia la tipologia di ferro da stiro utilizzato in casa, è importante sapere che, sebbene si tratti di un dispositivo energivoro (il cui consumo è massimo quando deve raggiungere la temperatura, ma è sostenibile durante il funzionamento), il costo complessivo per l’energia utilizzata non è eccessivo, in quanto viene generalmente utilizzato poche ore alla settimana, ed esistono alcune tecniche per abbassare ulteriormente il suo consumo e risparmiare sulla bolletta.

5 modi per ridurre i consumi del ferro da stiro

Prestare attenzione al dispendio energetico del ferro da stiro è un ottimo modo per diminuire i consumi e i costi in bolletta.

Il primo segreto per risparmiare è scegliere un modello in classe energetica A: a pari prestazioni, un dispositivo più efficiente e a basso consumo permette di avere un risparmio energetico importante nel lungo periodo.

Anche ridurre il numero di volte in cui si stira è una strategia efficace: siccome il ferro da stiro consuma la maggior parte dell’energia per entrare in funzione e riscaldare l’acqua fredda nel serbatoio, evitare di accenderlo svariate volte per stirare pochi capi significa garantirsi un minore dispendio energetico. Inoltre, per il ferro da stiro vale la stessa regola di tutti gli altri elettrodomestici: meno lo si utilizza, meno consuma.

Questo non significa non stirare, ma farlo in modo efficace, cioè senza distrarsi e perdere tempo durante questo compito, così da evitare spreco di energia e finire il prima possibile per poi spegnere tutto.

Ovviamente, anche stirare la sera o durante i weekend può essere utile, in quanto si sfruttano le fasce orarie in cui solitamente l’elettricità costa meno (in questo caso, è bene verificare prima la propria tariffa).

Infine, una strategia che non riguarda in prima persona il ferro da stiro, ma può comunque aiutare molto a ridurre il consumo è acquistare indumenti che non vanno stirati o, in alternativa, stendere al meglio gli abiti ad asciugare, così da limitare il tempo necessario a eliminare le pieghe.

Scegliere il ferro da stiro più adatto a sé

Se si vuole risparmiare sui consumi, è importante conoscere le differenze tra i modelli in commercio, così da valutare quello che meglio si sposa con le proprie esigenze.

Il ferro da stiro compatto ha serbatoio interno e piastra che si riscalda tramite serpentina elettrica. Avendo minore autonomia, richiede una ricarica dell’acqua costante e, di conseguenza, un riscaldamento della piastra più lento, risultando ideale se si hanno pochi capi da stirare.

Il ferro da stiro con caldaia è più pesante e, grazie all’ampia caldaia esterna che contiene notevoli quantità di acqua, è perfetto per lunghe sessioni, necessarie a stirare tutti i panni insieme.

Infine, il ferro da stiro generatore di vapore, simile al modello compatto, ha serbatoio più grande separato dal ferro e consente di stirare molti vestiti in tempi ristretti.

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