Bollette elettriche: puoi ancora tornare al mercato tutelato (ma solo fino a questa data)

Energia elettrica: hai ancora qualche mese di tempo per fare ritorno al servizio di maggior tutela. Ecco come ed entro quando è possibile effettuare il passaggio pagare le bollette con i prezzi calmierati dall’Autority

Così come già accaduto per il gas, fra qualche mese avverrà la fine del mercato tutelato per le bollette elettriche, fatta eccezione per i cosiddetti clienti vulnerabili. Fino ad allora, però, chi vuole può lasciare il mercato libero e tornare al servizio di maggior tutela in qualsiasi momento.

A chiarirlo è l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che sul sito ha fornito alcune delucidazioni molto utili al riguardo. Dopo vari rinvii e appelli da parte delle associazioni dei consumatori, la data fissata per la cessazione del mercato tutelato per l’energia elettrica è l’1° luglio 2024. Entro questa scadenza, i clienti non vulnerabili dovranno sottoscrivere un’offerta con un fornitore del mercato libero.

Ma in questo arco temporale sarà comunque concesso di tornare al servizio di maggior tutela, tenendo in considerazione le tempistiche necessarie per effettuare il cambio del venditore.

Come spiegato dall’ARERA, per usufruire dei prezzi più vantaggiosi calmierati dall’Autority, è sufficiente stipulare un nuovo contratto con l’impresa che gestisce questo servizio nella località in cui si trova l’utenza. Per verificare l’impresa a cui rivolgersi basta andare sul sito dell’ARERA, nella sezione Ricerca operatori e cliccare su “Venditori ai clienti in “maggior tutela”, inserendo la Regione, la Provincia e il Comune.

Invece, per quanto riguarda i clienti vulnerabili, possono effettuare il passaggio al regime tutelato quando preferiscono, anche dopo la fine di giugno.

Leggi anche: Bollette luce e gas, addio al mercato tutelato: cosa cambia per le famiglie e come funzionano le tutele graduali 

Tornare al servizio di maggiore tutela ha un costo?

L’eventuale rientro nel servizio di maggior tutela non prevede costi per il cliente, fatti eccezione per quelli connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto: imposta di bollo, se dovuta in base alla normativa fiscale, e deposito cauzionale o altra garanzia, se dovuto in base alla regolazione.

In particolare, l’imposta di bollo è richiesta in caso di contratto non redatto sotto forma di corrispondenza commerciale, o di contratto redatto sotto forma di corrispondenza commerciale che necessiti di registrazione presso l’Ufficio del Registro.

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Fonte: ARERA

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