Bollette, da aprile arriva una stangata per gli Italiani: saliranno a +3,8% l'elettricità e +3,9% il gas, rivela l'Arera
Bollette, da aprile arriva una stangata per gli Italiani, già alle prese con la crisi economica portata dalla pandemia: saliranno a +3,8% l’elettricità e +3,9% il gas.
La “colpa” è del trend di crescita delle quotazioni delle materie, rivela l’Autorità di regolazione per Energia Reti Ambiente.
In termini di impatto sul consumatore, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2021) sarà di circa 517 euro, con una variazione del -0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2019 – 30 giugno 2020), corrispondente a un risparmio di circa 4 euro su base annua.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia-tipo per la bolletta gas sarà di circa 966 euro, con una variazione del -5,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 52 euro su base annua.
Entrando nel dettaglio: per quanto riguarda l’aggiornamento dei prezzi dei servizi di tutela, gli aumenti sono sostanzialmente legati al trend di crescita delle quotazioni delle principali commodities energetiche, che ha caratterizzato gli ultimi mesi del 2020 e soprattutto il primo trimestre 2021.
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica l’aumento è legato principalmente al rialzo della componente materia prima, con un impatto del +3,8% sul prezzo finale della famiglia tipo (scomponibile in: +1,86% per effetto della voce energia PE, +1,84% legato alla voce di dispacciamento PD, +0,16% per la voce di perequazione PPE). In particolare, la crescita della componente relativa al dispacciamento è legata al maggiore livello che si registra solitamente nel secondo trimestre di ogni anno ed alle criticità sotto il profilo competitivo che il mercato del dispacciamento sconta, come evidenziato nel rapporto di monitoraggio pubblicato dall’Autorità con la deliberazione 282/2020/E/eel.
Per il gas naturale, l’andamento è determinato da un aumento della componente materia prima, basato sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del +4,05% sul prezzo finale della famiglia tipo, parzialmente compensato da un lieve ribasso delle tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura) che incide per -0,14% sul prezzo finale. Invariati gli oneri generali di sistema. Si arriva così al +3,9% per l’utente tipo in tutela.
Lo smartworking e la Dad fanno schizzare i consumi
Gli italiani hanno aumentato del 22% l’uso del riscaldamento a causa dell’home working. tado°, azienda della climatizzazione domestica, ha condotto uno studio nel quale si è scoperto che questo inverno le case italiane hanno avviato il riscaldamento diurno molto di più rispetto al precedente inverno. Nonostante i risparmi finanziari e ambientali imposti con una guida meno rigida, sia le bollette sia l’uso del riscaldamento sono aumentati.
Lo studio è basato su un campione di circa 300.000 case europee, di cui 32.000 abitazioni italiane.
“Gli italiani hanno vissuto molto di più la casa anche nelle giornate feriali, dopo aver introdotto l’home working come nuova abitudine in seguito alle restrizioni di movimento imposte. Mentre la Danimarca e la Svezia sono tra i più bassi, questo comportamento è dovuto al fatto che in Europa questo inverno è stato in media 0,6° C più caldo rispetto all’inverno precedente.
In Europa, il riscaldamento e il raffreddamento negli edifici e nell’industria rappresentano la metà del consumo energetico, il che lo rende il più grande settore di utilizzo finale dell’energia prima dei trasporti e dell’elettricità. Inoltre, il riscaldamento e l’acqua calda costituiscono circa i tre quarti del consumo energetico di una casa. In aggiunta, i due terzi dell’energia utilizzata per il riscaldamento, il raffreddamento e l’acqua calda negli edifici residenziali derivano ancora da combustibili fossili[2].
“Abbiamo assistito a una massiccia transizione dall’ufficio all’home working nel corso dell’ultimo anno e questo ha un impatto significativo sui costi del riscaldamento e dell’acqua calda”, dice Christian Deilmann, il Co-fondatore e Chief Product Officer di tado°. “La buona notizia è che ci sono tecnologie che migliorano l’efficienza energetica nelle case. Questo permette un buon risparmio economico pur mantenendo le case calde e confortevoli.”
Come risparmiare sulla bolletta
Ci sono molti modi convenienti per risparmiare sul riscaldamento e sull’acqua calda. Una soluzione semplice è quella di abbassare il riscaldamento: anche solo 1°C in meno consente un risparmio in bolletta di circa il 6%. Utilizzare il riscaldamento e l’acqua calda solo quando è necessario permette di risparmiare in modo notevole. Inoltre, il passaggio a un termostato intelligente può garantire che solo le abitazioni e gli ambienti occupati siano riscaldati, consentendo al contempo ulteriori risparmi grazie all’adattamento alle condizioni atmosferiche, al rilevamento delle finestre aperte e ad altre funzionalità. Gli studi hanno indicato che usare il termostato intelligente può ridurre la bolletta del riscaldamento fino al 31% senza che né il proprietario dell’abitazione né l’inquilino sacrifichi la propria comodità.