Un gruppo di ricercatori della Hong Kong Polytechnic University ha dimostrato che un design a "zig zag" delle pareti esterne degli edifici e rivestimenti differenziati, può ridurre la temperatura interna fino a 3°C senza l'uso di condizionatori.
Fino a 3° in meno durante le stagioni più assolate, grazie a pareti a “zig zag” sugli edifici in città e senza condizionatore.
È quanto ha rivelato un gruppo di ricercatori della Hong Kong Polytechnic University, in un articolo dal titolo “Realizzazione di pareti di raffreddamento radiativo ottimali nel nesso edificio-energia tramite emissività asimmetrica“, pubblicata sulla rivista scientifica Nexus.
Con il progressivo riscaldamento del clima, lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, le città nella stagione estiva sono roventi e la domanda di raffreddamento degli edifici sta aumentando rapidamente.
Il raffreddamento radiativo è un metodo interessante per ridurre il consumo energetico degli edifici senza utilizzare elettricità (come nel caso della ceramica ultra bianca). Si tratta di un processo naturale che permette a un oggetto di perdere calore irradiando energia sotto forma di radiazione infrarossa verso lo spazio esterno.
Le attuali strategie di raffrescamento radiativo si concentrano sui tetti coperti con speciali materiali. Tuttavia, è stata prestata poca attenzione alle pareti verticali. Lo studio riporta la capacità di radiatività ottimale grazie a un design a “zig zag” degli edifici. Questo progetto permette a metà della superficie esterna degli edifici di essere orientata verso il cielo, aumentando così l’efficacia del raffrescamento radiativo, che deve affrontare sia il calore proveniente dal Sole sia quello riflesso dal terreno.
Corrugando le superfici verticali e rivestendole con materiali diversi a seconda della loro posizione, si possono ottimizzare le prestazioni. Le superfici rivolte al cielo sono coperte con materiali che emettono meglio il calore verso l’alto, mentre quelle che guardano verso terra utilizzano un rivestimento più riflettente, evitando così di essere “colpite” dal calore proveniente da terra.
Questa conformazione asimmetrica delle pareti può portare a una diminuzione della temperatura media giornaliera interna di 2,3°C rispetto alle pareti convenzionali rivestite con materiali con capacità radiativa. Si è misurato che nelle giornate più calde la diminuzione della temperatura può arrivare 3,1°C.
Questa parete a zigzag offre una nuova soluzione passiva per edifici a basso consumo energetico che può contribuire al raggiungimento degli obiettivi imposti dalla direttiva “case green”. L’Ue ha, infatti stabilito che il consumo medio di energia degli edifici residenziali sarà ridotto del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035, per arrivare a emissioni zero entro il 2050.
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Fonte: Nesus
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