Quello della canapa è un settore in crescita in Italia, potrebbe quindi essere il momento giusto per investire in una nuova coltivazione o, se già si ha, chiedere una consulenza per ridurre il THC entro i limiti di legge europei. Bisogna però affidarsi a professionisti a 360° come l’Azienda Agricola Colornese.
Come ormai è noto, il settore della canapa è particolarmente fiorente e, considerando le sue tante sfaccettature e potenzialità, sta contribuendo a risollevare diversi comparti dell’economia del nostro Paese.
La storia della canapa affonda le sue radici in un lontano passato. Questa pianta, infatti, si coltiva da secoli con scopi diversi: ricavarne fibre, tessuti, usarla per l’edilizia o sfruttarne le proprietà a scopo curativo. Non a caso, anche in campo medico si studia e si utilizza con l’intento di estrarne preziosi principi attivi dal potere terapeutico.
Attualmente, dopo un periodo in cui era stata messa un po’ da parte, la canapa sta tornando in primo piano e troviamo questa pianta utilizzata in diverso modo:
- come fitorisanante dei terreni, per le sue capacità di bonificare la terra dai contaminanti
- per la produzione di fibre
- come isolante nell’edilizia
- come materia prima d’eccezione nei prodotti cosmetici
In particolare, l’utilizzo di canapa nel settore della cosmesi sta avendo negli ultimi tempi un interessante sviluppo. Non a caso vediamo lanciare sul mercato con una certa frequenza nuovi prodotti biologici ed ecologici in cui i principi attivi di questa pianta sono inseriti con lo scopo di arricchire creme, saponi, oli, struccanti, ecc. di alcune proprietà benefiche.
Questo non ci stupisce, dato che il fitocomplesso della cannabis è davvero ricco di elementi quali terpeni, vitamine, proteine, grassi essenziali, flavonoidi e naturalmente cannabinoidi. Tra questi ultimi spicca il CBD, dalle proprietà antinfiammatorie e rilassanti, particolarmente utile nella formulazione dei cosmetici per via del suo effetto benefico nei confronti della pelle e di alcune problematiche che la colpiscono come eczemi, dermatite e psoriasi.
Ricordiamo però che, indubbiamente, è nella complessità della pianta, nell’azione sinergica delle sue varie parti, che si esplica il maggiore effetto benefico, in particolare le tanto utili e preziose virtù antinfiammatorie della canapa.
Come avrete capito, stiamo parlando di una pianta ricca di potenzialità che possono essere sfruttate in vario modo, potrebbe quindi essere questo il momento giusto per investire nel settore ma è importante avere le “spalle coperte” e affidarsi a dei veri esperti in questo campo.
Parliamo di Azienda Agricola Colornese, uno dei maggiori punti di riferimento del mondo canapicolo, che offre consulenza e servizi a 360 gradi a chi vuole lanciarsi nel business della canapa. Come? Seguendo il coltivatore che decide di iniziare a produrre canapa (guidandolo passo passo dalla scelta del seme e fino al raccolto), ma anche offrendo un servizio di riduzione del THC, il cui valore in Italia non deve superare lo 0,5% (mentre in Europa la canapa è commercializzabile con THC fino allo 0,2%).
Si tratta di un trattamento innovativo ed esclusivo che non rovina in alcun modo i fiori e che permette di mantenere inalterati aspetto, colore e profumo. Il processo di riduzione del THC si serve di diversi step di controllo qualità e analisi specifiche, effettuate con strumenti d’avanguardia (HPLC e termobilancia).
La lavorazione di ogni singolo batch viene prima testata su piccole quantità così da valutare i settaggi ottimali della macchina e ottenere un risultato che soddisfi anche i produttori più esigenti.
Per conoscere nel dettaglio come funziona il processo di riduzione del THC della canapa potete leggere: La tua coltivazione di canapa rientra nei limiti di legge europei? Come ridurre il THC con questo servizio innovativo.
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