Bollette elettriche non pagate, che si fa? A sancirne la sorte sono stati il Tar e il Consiglio di Stato secondo i quali a farsene carico saranno invece gli altri utenti. Una decisione che sta già facendo discutere
Bollette elettriche non pagate, che si fa? A sancirne la sorte sono stati il Tar e il Consiglio di Stato secondo i quali a farsene carico saranno invece gli altri utenti. Una decisione che sta già facendo discutere.
Secondo quanto riportato dal Sole24ore, c’è un buco di circa un miliardo di euro in termini di bollette elettriche non pagate dai morosi. Al loro posto, a pagarne letteralmente le spese saranno gli utenti che invece pagano con regolarità i loro consumi.
Si tratta di una cifra stimata visto che al momento è impossibile dare una cifra esatta. Finora, ricorsi e sentenze del Tar e del Consiglio di Stato hanno deciso che i cosiddetti “oneri generali” elettrici pari a circa 200 milioni arretrati saranno distribuiti fra tutti i consumatori.
Un problema, quello della morosità, che aveva messo in ginocchio alcune aziende elettriche, alcune delle quali costrette a chiudere perché si erano trovate in rosso al momento di saldare i fornitori, non avendo potuto incassare alcune voci parafiscali della bolletta.
Ma perché la spesa deve ricadere sugli altri utenti?
Ciò che è certo è che vi sono altre delibere ancora allo studio per completare le procedure con cui i consumatori dovranno rimborsare ciò che non è stato pagato dai furbetti della bolletta.
Dal canto suo l’Autorità per l’energia elettrica minimizza, precisando che
“il provvedimento citato (deliberazione 50/2018) riguarda solo una particolare casistica, limitata numericamente, e solo una parte degli oneri generali di sistema previsti per legge. In particolare, il riconoscimento individuato dall’Autorità per i soli distributori è parziale e attiene ai soli oneri generali di sistema già da loro versati ma non incassati da quei venditori con cui, a fronte della inadempienza di questi ultimi, i distributori hanno interrotto il relativo contratto di trasporto di energia, di fatto sospendendo così a tali soggetti la possibilità di operare nel mercato dell’energia”.
Si tratterebbe, secondo l’autorità, di un meccanismo parziale e circoscritto finalizzato a garantire il gettito degli oneri di sistema da assicurare per legge.
“Le pronunce della giustizia amministrativa sostengono che la legge pone in capo esclusivamente ai clienti finali, e non alle imprese di vendita, né ai percettori degli incentivi, gli oneri generali di sistema, con la conseguenza che l’Autorità non avrebbe il potere di imporre il citato sistema di garanzie alle imprese di vendita negando che il rischio di mancato incasso degli oneri generali di sistema da parte dei clienti finali sia dei venditori”.
Di fatto, la legge ha stabilito che siano gli utenti da doversi farsi carico di queste spese saranno gli utenti.
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“Quando ci sono da socializzare i profitti si chiamano in causa le aziende, quando invece si devono spalmare i debiti si chiama il consumatore l’ultima perla di questa Autorità per l’energia, la peggiore Autorità di tutti i tempi” ha detto Luigi Gabriele di Codici. “Ovviamente questo provvedimento andrà a danneggiare i consumatori ed andrà invece a salvaguardare le aziende: queste morosità infatti hanno in passato portato al fallimento di alcune di esse del mercato libero”.
Francesca Mancuso