Una casa a testa in giù. Si tratta forse uno dei fatidici segni delle profezie Maya che attribuiscono al 21 dicembre 2012 la data della fine del mondo? Non proprio, ma quasi. in effetti, questa struttura capovolta, inaugurata il 12 maggio 2007 e realizzata da Daniel Czapiewski, uomo d'affari e filantropo polacco, nasce con l’intenzione di rappresentare i nostri tempi, pieni di contraddizioni e pericoli gravi creati dagli uomini.
Una casa a testa in giù. Questa struttura capovolta, inaugurata il 12 maggio 2007 e realizzata da Daniel Czapiewski, uomo d’affari e filantropo polacco, nasce con l’intenzione di rappresentare i nostri tempi, pieni di contraddizioni e pericoli gravi creati dagli uomini.
La “Upside Down House” si trova nel piccolo villaggio di Szymbark, in Polonia, e ogni anno riesce ad attirare migliaia di turisti grazie alla sua originalità, con cui l’autore ha, per la precisione, voluto sottolineare che la fine del periodo comunista nel suo Paese ha dato inizio a un’epoca di assoluta incertezza e confusione. Come quella che emerge guardando e visitando la casa sottosopra.
Per realizzarla sono stati necessari ben 114 giorni, molti di più rispetto a quelli in cui viene realizzata una normale abitazione delle stesse dimensioni, che richiederebbe massimo 3 settimane.
Come mai? Semplice: perché persino i lavoratori erano disorientati dagli strani angoli delle pareti. Proprio lo stesso effetto che raccontano i molti turisti che la visitano, con controindicazioni come mal di mare e vertigini anche dopo appena pochi minuti dall’entrata nella struttura.
Anche all’interno, infatti, tutto è al contrario, con i mobili che sono ancorati al soffitto. Per questo, entrando in questo mondo alla rovescia, ci si sente letteralmente sottosopra, smarriti in un ambiente stravolgente rispetto alla normale percezione delle cose e della gravità.
Che dite, da farci un salto prima del 21 dicembre 2012?
Roberta Ragni
Leggi anche:
– Come costruire da soli una casa di legno: intervista a Samuele Giacometti