Una piccola casa costruita quasi del tutto con materiali riciclati. Siamo a Sydney, dove un vero appassionato di tiny House James Galletly, aka The Upcyclist, ha ideato questa speciale abitazione, di ridotte dimensioni ma confortevole e alimentata dalle fonti rinnovabili
Una piccola casa costruita quasi del tutto con materiali riciclati. Siamo a Sydney, dove un vero appassionato di tiny House, James Galletly aka The Upcyclist, ha ideato questa speciale abitazione, di ridotte dimensioni ma confortevole e alimentata dalle fonti rinnovabili.
Ma è davvero possibile utilizzando quasi esclusivamente materiali di recupero? La risposta è praticamente scontata. Il Movimento “Tiny House” si sta facendo strada in tutto il mondo basandosi proprio sulla possibilità di riutilizzare materiali dismessi per dare loro una nuova vita, limitando l’utilizzo di altre risorse.
Il costruttore australiano James Galletly ne ha fatto una filosofia di vita. Di recente ha collaborato con The Bower per progettare e costruire il piccolo e accogliente rifugio su rimorchio, assemblato con oltre il 95% di materiali riciclati. Questi ultimi provengono soprattutto da The Bower, Reverse Garbage e altri cantieri di recupero di Sydney. I pochi oggetti acquistati nuovi sono coperture per viti e inverter per l’energia elettrica.
Il rivestimento esterno è una combinazione artisticamente assemblata di allume di zinco, lamiera ondulata e steccati di recinzione in legno, che rendono la struttura impermeabile al 100%. Le pareti interne sono rivestite da una combinazione abbastanza eclettica di compensato e lamiera.
Le mura sono state invece riempite con un mix di Bower che funge da isolante: si chiama “earthwool” ed è un prodotto a base di vetro riciclato e sabbia. Il soffitto è isolato con un foglio riflettente. Circa la metà delle viti e dei fissaggi utilizzati sono di seconda mano e provengono ancora da The Bower.
Il piccolo rifugio è stato progettato e realizzato in 3 mesi. Ci sono volute più di 500 ore per la costruzione, la progettazione e la ricerca dei materiali per l’edilizia e 20 persone hanno contribuito con il loro tempo al progetto.
E l’arredamento? Anche i mobili sono stati creati utilizzando materiali recuperati per produrre oggetti salvaspazio, come il letto pieghevole e le scale, realizzate con i pallet. Anche la scrivania è a scomparsa e pieghevole. Il sistema di illuminazione e di alimentazione è a LED ed è alimentato ad energia solare.
“Abbiamo voluto dimostrare cosa si può fare con materiali riciclati ed esporre a Sydney il concetto di tiny house” ha spiegato James Galletly. Il ricavato della vendita andrà a The Bower e al finanziamento della start-up di James che punta a costruire questo tipo di case usando materiali riciclati.
Precisa il progettista che all’occorrenza la struttura può essere facilmente staccata dal rimorchio e resa permanente poggiandola su una fondazione come si farebbe per una casa normale.
Francesca Mancuso
Foto: Facebook
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