A New York i tetti si trasformano in giardini perché se prima questo stratagemma ecologico veniva usato di frequente, adesso c’è una legge che ne stabilisce l’obbligatorietà. Parliamo di un provvedimento incluso nel cosiddetto Climate Mobilization Act, che renderà la metropoli ancora più sostenibile.
A New York i tetti si trasformano in giardini perché se prima questo stratagemma ecologico veniva usato di frequente, adesso c’è una legge che ne stabilisce l’obbligatorietà. Parliamo di un provvedimento incluso nel cosiddetto Climate Mobilization Act, che renderà la metropoli ancora più sostenibile.
Una bella rivoluzione verde quella della Grande mela grazie al New Green Deal, che stabilisce che tutti i nuovi edifici che siano commerciali o residenziali e tutti quelli che saranno in ristrutturazione, dovranno prevedere un tetto verde, ovvero ricoperto da piante e alberi. A questo si dovranno aggiungere pannelli solari o turbine eoliche così come già accade in altre città statunitensi.
Anche in Italia esistono degli esempi di tetti verdi o di giardini verticali, ma a New York si punterà a fare di più con prati all’inglese, orto sul tetto o addirittura vere e proprie foreste cittadine. Non solo cemento, quindi, ma un nuovo volto per la metropoli guidata dal sindaco De Blasio che in generale ha approvato il Climate Mobilization Act per la salvaguardia dell’ambiente sotto il profilo della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
Come dicevamo, quindi, la legge impone che i tetti abbiano orti, prati, spazi verdi con pannelli solari o generatori eolici.
Nel provvedimento oltre che dei tetti verdi si parla di un limite di emissioni per alcuni tipi di edifici o l’obbligo di incorporare misure di risparmio energetico per l’efficienza degli impianti di riscaldamento o ancora l’ipotesi di chiudere diverse (fino a 24) centrali a petrolio o carbone nei confini della città. Si stima che così facendo entro il 2050 si ridurranno le emissioni dell’80%.
I tetti verdi sono dei grandi alleati non solo d’estate. Per esempio in inverno riescono, infatti, ad assorbire fino al 50% di acqua piovana e ne regolano il deflusso nel sistema idrico della città; in generale migliorano l’isolamento termico degli ultimi piani delle abitazioni e contribuiscono a ridurre la pericolosità di eventi meteorologici estremi, come forti acquazzoni e piogge torrenziali.
Insomma tutti provvedimenti concreti che vanno a combattere con misure concrete la crisi climatica.
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Dominella Trunfio