Tubul, piccolo borgo di pescatori di 3000 anime nel golfo di Arauco, sulle coste del Cile. Una delle zone più colpite dal terremoto e dallo Tsunami che l’anno scorso hanno portato devastazione e distruzione nel Paese Sudamericano. A Tubul, nel giro di pochi minuti, tutto è andato perduto: reti, barche, ma anche case e scuole. Ma Tibul era una città troppo piccola, troppo lontana dalla Capitale e gli aiuti per la ricostruzione, canalizzati altrove, tardavano ad arrivare.
Tubul, piccolo borgo di pescatori di 3000 anime nel golfo di Arauco, sulle coste del Cile. Una delle zone più colpite dal che l’anno scorso hanno portato devastazione e distruzione nel Paese Sudamericano. A Tubul, nel giro di pochi minuti, tutto è andato perduto: reti, barche, ma anche case e scuole. Ma Tibul era una città troppo piccola, troppo lontana dalla Capitale e gli aiuti per la ricostruzione, canalizzati altrove, tardavano ad arrivare.
Allora un gruppo di 56 studenti del dipartimento di architettura della università locale Finis Terrae si è subito rimboccato le maniche e in sole 4 settimane è stato in grado di progettare, installare e attrezzare una scuola in una città devastata.
Come? Utilizzando 22 containers realizzati con materiale riciclato. Il progetto, chiamato Operaciòn Viento Fuerte, ha portato alla realizzazione di un edificio a 2 piani prontamente adattato al meglio per ospitare alunni e insegnanti, con moduli collegati tra loro e spazi per le aule. Nel mezzo patii aperti, ma coperti per proteggere i bambini dalla pioggia.
I promotori del progetto sostengono che la nuova scuola “Brisas del Mar” di Tibul è stata ideata non per essere una soluzione temporanea legata all’emergenza, ma un definitivo edificio eco-sostenibile con tutte le funzionalità necessarie per farne un luogo adatto all’insegnamento.
L’università ha pubblicato un video in inglese per condividere l’esperienza:
E mentre il governo Cileno cerca di affrontare la ricostruzione delle case, Viento Fuerte porta avanti diversi progetti per assicurare una ricostruzione attenta non solo ai cittadini, ma anche all’ambiente dell’intera cittadina.
Roberta Ragni