L’Italia vince Solar Decathlon China: ecco la casa off grid migliore del mondo (FOTO)

In sole tre settimane hanno costruito una casa solare, pronta per essere abitata e per di più con caratteristiche di autonomia energetica e sostenibilità. Il team SCUT-PoliTo,una partnership italo-cinese ha vinto l’edizione 2018 del Solar Decathlon China.

In sole tre settimane hanno costruito una casa solare, pronta per essere abitata e per di più con caratteristiche di autonomia energetica e sostenibilità. Il team SCUT-PoliTo,una partnership italo-cinese ha vinto l’edizione 2018 del Solar Decathlon China.

Si tratta di uno dei più importanti concorsi internazionali di architettura, riservato a team di docenti e studenti delle principali scuole di architettura a livello globale. Nato negli Stati Uniti d’America, Solar Decathlon ad oggi conta altre 5 edizioni parallele in Africa, Cina, Europa, America Latina/Caraibi e Medio Oriente. Il contest prevede la progettazione e la costruzione di una residenza monofamiliare innovativa ad alte prestazioni energetiche, alimentata ad energia solare.

Per l’occasione, il Politecnico di Torino assieme alla South China University of Technology (SCUT) di Guangzhou e con il supporto dell’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione, aveva realizzato la China Room.

Tra 21 progetti delle principali scuole di architettura mondiali è stata proprio la casa solare ad avere la meglio, ovvero un’abitazione monofamiliare nZEB cioè a fabbisogno energetico quasi zero perché alimentata da pannelli termici, solari e fotovoltaici in chiave off-grid quindi in autonomia energetica.

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“Il progetto del Politecnico di Torino ha vinto grazie alle valutazione elevate ottenute mediamente in tutte le voci. In particolare, siamo stati giudicati ai vertici assoluti in termini di ingegnerizzazione, innovazione e comfort. Ci siamo avvalsi per la messa a punto dell’edificio di una sofisticata modellazione ambientale, sviluppando tutta una serie di modelli prima della costruzione che ci hanno consentito di prevedere aspetti quali il comportamento energetico, illuminotecnico, trasmissivo in modo da curare i dettagli al massimo grado”, spiega Mauro Berta, professore del Dipartimento di Architettura e Design al Politecnico di Torino, coordinatore del team italiano.

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Prima di arrivare alla decisione finale, la giuria ha valutato la casa sottoponendola ad alcune prove di vita quotidiana: dalla preparazione di un pranzo fino a un semplice lavaggio del bucato. E ancora è stata giudicata in base al design, le forme e la qualità architettonica.

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Il Politecnico ha partecipa al contest con una squadra coordinata dai professori Mauro Berta, Michele Bonino, Orio De Paoli, Enrico Fabrizio, Francesca Frassoldati, Marco Filippi, Matteo Robiglio, Valentina Serra, Edoardo Bruno.

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Dominella Trunfio

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