Vivere in mezzo al verde, in una foresta, senza danneggiare visivamente l'ambiente circostante, utilizzando l'energia fornita dalla Natura. Impossibile? No secondo Konrad Wójcik, studente di architettura e interior designer, che ha dato vita al progetto Single Pole House. Di che si tratta?
Vivere in mezzo al verde, in una foresta, senza danneggiare visivamente l’ambiente circostante, utilizzando l’energia fornita dalla Natura. Impossibile? No secondo Konrad Wójcik, studente di architettura e interior designer, che ha dato vita al progetto Single Pole House. Di che si tratta?
L’ obiettivo finale del suo progetto è quello di creare una comunità costituita da questo genere di abitazioni, immerse nei paesaggi naturali, evitando da una parte la deforestazione massiccia e dall’altra portando a zero l’impronta di carbonio della vita domestica.
Ogni abitazione, così immaginata, potrebbe ospitare da 2 a 4 persone. Per realizzarla, non occorre tagliare gli alberi ma verrebbe integrata all’interno degli spazi liberi offerti dalle foreste. Le case di Wójcik occupano più o meno lo spazio di un grosso albero e ne ricordano anche la forma.
Ciò da l’idea della ridotta invasività delle costruzioni. Ogni abitazione è così distribuita: al primo piano vi è un ingresso, seguito al secondo da un’ampia zona giorno. Al terzo piano si trova la zona di lavoro, quindi un eventuale studio, e all’ultimo, in cima, la zona notte.
E i materiali? La struttura esterna è fatta di zinco nero, 100% riciclabile. All’interno si trova legno di recupero sia per i mobili che per alcuni rivestimenti. Infine, le finestre e l’aerazione consentono di avere temperature miti sia nei mesi invernali che in quelli estivi.
Per il suo progetto, il designer danese si è ispirato non a caso “alla funzionalità e alla struttura di un albero“. Spiega: “Studiare la natura mi ha permesso di avere idee e soluzioni per creare una costruzione completamente autosufficiente”. Per la maggior parte degli animali, gli alberi sono i migliori rifugi naturali contro i predatori, l’umidità e il meteo.
E, secondo Wójcik, potrebbero esserlo anche per gli uomini.
Foto: Mymodernmet
LEGGI anche: