Gli scienziati dell’Università di Cambridge potrebbe aver trovato un modo a basso consumo energetico per raffreddare le case senza usare l’aria condizionata
Ancora qualche mese e il grande caldo arriverà anche in Italia, portando con sé il solito problema estivo: come raffreddare le case? La prima opzione cui si pensa è l’aria condizionata, ma il surriscaldamento globale e il proprio portafogli causa bollette schizzate alle stelle non ringraziano.
E allora come fare? A trovare una possibile soluzione ci hanno pensato alcuni scienziati dell’Università di Cambridge che hanno scoperto come un modo potrebbe essere quello di trasformare il tetto e le pareti nel guscio di uno scarafaggio.
Come funziona questo metodo innovativo
Ma vediamo di cosa si tratta. Le minuscole nanostrutture sull’esoscheletro del coleottero, fatte di cellulosa, andrebbero a catturare la luce e la farebbero rimbalzare separandola in diverse lunghezze d’onda. È per questo che sembrano brillare nei colori verde e viola.
Ma soprattutto, quando le stesse nanostrutture vengono applicate all’esterno di una casa, riescono a mantenerla più fresca sia durante il giorno che nel corso della notte. Grazie a questo metodo a basso consumo energetico si andrebbe a risparmiare sensibilmente sull’utilizzo dell’energia in maniera eccessiva per raffreddare le case.
Si era già parlato di vernici ultra-bianche in grado di mantenere gli ambienti più freschi, e ora gli scienziati dell’Università di Cambridge si stanno rivolgendo a nanomateriali di cellulosa ispirati alla natura per creare case iridescenti che si raffreddano da sole.
Qingchen Shen, ricercatore post-dottorato a Cambridge, ha dichiarato:
Il modo abituale per generare un colore è il colorante, ma il colorante assorbe la luce e si riscalda, contrastando l’effetto di raffreddamento. Aspettarsi che le persone usino una vernice ultra-bianca non è realistico perché danneggerebbe gli occhi dei vicini e se tutti nel quartiere la usassero, sarebbe un posto intollerabile in cui vivere.
Oltre 120 watt di potenza di raffreddamento
Come ha spiegato Shen, in genere il colore assorbe il calore piuttosto che rifletterlo, ma la loro invenzione di una sottile nanostruttura di cellulosa sotto una sottile pellicola di bianco è stata in grado di generare oltre 120 watt di potenza di raffreddamento, quanto alcuni condizionatori d’aria.
Volevamo che fosse economico. Per questo abbiamo usato materiali a base di cellulosa. I nanocristalli di cellulosa possono essere estratti dal legno o dal cotone. La cellulosa è il polimero più abbondante in natura.
Se incollato sulle pareti o sui tetti, il materiale potrebbe contribuire in modo significativo a raffreddare l’interno della casa e a ridurre il consumo di energia elettrica di una certa entità. I colori potrebbero però far apparire una casa piuttosto psichedelica sotto il sole, per cui è più probabile che al momento questa soluzione possa essere impiegata in particolar modo nelle città costiere.
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Fonte: Wiley Online Library
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