L'Italia è campione mondiale di sostenibilità. Altro che campionato di calcio. Il nostro paese si è aggiudicato il Mondiale dell'architettura sostenibile, il Solar Decathlon, che si è svolto a Versailles. Ad aver alzato la coppa del mondo è stata RhOME for denCity, la casa solare progettata e costruita dal Dipartimento di Architettura di Roma Tre
L’Italia è campione mondiale di sostenibilità. Altro che campionato di calcio. Il nostro paese si è aggiudicato il Mondiale dell’architettura sostenibile, il Solar Decathlon, che si è svolto a Versailles. Ad aver alzato la coppa del mondo è stata RhOME for denCity, la casa solare progettata e costruita dal Dipartimento di Architettura di Roma Tre.
Germania, Cile e Olanda questa volta sono rimaste dietro nonostante gli importanti gol messi a segno nelle 10 prove previste nel Solar Decathlon, l’Olimpiade dell’architettura sostenibile. RhOME è un edificio appositamente pensato per la riqualificazione delle aree abusive di Tor Fiscale a Roma.
Sono state dieci le prove a cui è stata sottoposta la casa ecologica, portata in treno in Francia e lì riassemblata: verifiche di costruzione e qualità architettonica, ingegneria, efficienza energetica, sostenibilità, design e trasportabilità, comunicazione e sensibilizzazione del pubblico. Promossa a pieni voti.
A far pendere la bilancia dei giudici a nostro favore è stato il fatto che RhOMe è stata pensata per produrre più energia di quanto ne consuma, per utilizzare strumenti di difesa passiva dalle temperature sia calde che fredde, per tenere sotto controllo la qualità dell’aria e per permettere sia funzioni di abitazione che di lavoro.
Un team formato da oltre 40 giovani, tra studenti e dottorandi, guidati da Chiara Tonelli, che ha commentato così la vittoria: “Quella di stanotte è anche la vittoria dell’Italia che sa produrre innovazione, creatività, impegno in un settore di punta. Ed è anche Il risultato di questi mesi di lavoro intenso, la summa della passione e perseveranza di tutta la squadra. Non abbiamo puntato a vincere le singole prove, ma soprattutto ad assicurare il reale funzionamento dell’abitazione, per farla diventare non un sogno ma una possibilità concreta: RhOME non nasce per rimanere su un foglio di carta, ma per costituire una vera alternativa in grado di far fronte alle sfide ambientali ed energetiche”.
Sistemi passivi, uso di materiali naturali e rinnovabili, riutilizzo e riciclo, ma anche pannelli fotovoltaici e sistemi ad alta efficienza per il raffrescamento e il riscaldamento. Tutto in un appartamento di 76 metri quadrati.
Non un progetto fine a se stesso ma una vera e propria casa facile da realizzare ma in grado di rispondere alle nuove necessità legate all’aumento della densità urbano, evitando gli sprechi energetici e cercando di curare piaghe come quelle dell’abusivismo e del degrado.
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Francesca Mancuso
Foto: Rhomefordencity
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