Per valorizzare il proprio patrimonio immobiliare in questo particolare momento economico, può essere utile calcolarne le performance ambientali. Soprattutto ora che esiste un metro oggettivo per farlo anche sugli edifici già esistenti.
Fino ad oggi, infatti, era possibile valutare l’impatto ambientale ed energetico solo per le nuove costruzioni e con standard diversi a seconda del Paese. Con il il Green Rating creato da Bureau Veritas e basato su indicatori oggettivi, le aziende immobiliari hanno a disposizione un nuovo strumento per valutare gli edifici e promuoverli in relazione al loro impatto sull’ambiente.
Il famoso gruppo internazionale, che ha come obiettivo la verifica e l’attestazione della conformità nell’ambito della qualità, sicurezza, salute ambientale e responsabilità sociale, con il contributo di quattro grandi colossi del Real Estate ha definito 7 parametri chiave per stabilire la sostenibilità di una costruzione e in particolare:
– il suo rendimento energetico;
– i trasporti e l’accessibiità alla sede;
– le emissioni di CO2;
– la gestione dell’acqua;
– la salubrità dei luoghi;
– il comfort abitativo;
– la gestione dei rifiuti;
Insomma, una sorta di pagella Green che va ad arricchire il curriculum delle nostre abitazioni. Ma siamo sicuri di riuscire a strappare la sufficienza in tutte le materie?