Un progetto innovativo ed originale che si basa su un approccio globale dell'eco-efficienza domestica, unendo per la prima volta una casa passiva alla ricarica di ogni genere di elettrodomestico (lavastoviglie, impianto di condizionamento, asciugatrice ecc.) e persino delle auto elettriche. È il Concept MFC 2020 , la prima casa passiva che unisce il vivere sostenibile alla mobilità a zero emissioni, realizzata nell'ambito del progetto Cité de l'Environnement , il quartiere passivo ed ecosostenibile che sta sorgendo a Saint-Priest, vicino Lione nella regione Rhône-Alpes.
Un progetto innovativo ed originale che si basa su un approccio globale dell’eco-efficienza domestica, unendo per la prima volta una casa passiva alla ricarica di ogni genere di elettrodomestico (lavastoviglie, impianto di condizionamento, asciugatrice ecc.) e persino delle auto elettriche. È il Concept MFC 2020 , la prima casa passiva che unisce il vivere sostenibile alla mobilità a zero emissioni, realizzata nell’ambito del progetto Cité de l’Environnement , il quartiere passivo ed ecosostenibile che sta sorgendo a Saint-Priest, vicino Lione nella regione Rhône-Alpes.
Realizzata grazie a un pool di 16 aziende super esperte in edifici sostenibili e tecnologie verdi, l’edificio è dotato di un sistema domotico e di smart grid per il controllo delle emissioni di anidride carbonica, di gestione dei consumi energetici e, ovviamente, di approvvigionamento energetico da energie rinnovabili. E questo, per una casa passiva, non è una novità. Ma la MFC 2020 rappresenta un concetto innovativo nella sua logica, in quanto tutte le funzioni che producono e consumano energia, come luce, riscaldamento, ventilazione ed elettrodomestici, sono progettati e gestiti per consentire ogni giorno risparmi energetici molto consistenti che potranno essere utilizzati per ricaricare in modo completamente autonomo un veicolo elettrico con un’autonomia minima di 60 km / giorno.
“Ricordiamo che il 26% dei viaggi in macchina sono ormai effettuati per meno di 2 km. Questi viaggi brevi sono anche i più costosi, i più inquinanti, quelli che generano più rumore e congestione. Di qui l’interesse per i veicoli elettrici e della mobilità sostenibile in generale come alternativa“, spiegano i progettisti.
Insomma, non solo luce naturale, raccolta delle acque piovane e isolamento termico, ma soprattutto una nuova filosofia dell’abitare che consente di gestire intelligentemente i consumi e la produzione di energia della propria casa passiva, anche per ricaricare l’auto elettrica. La prova, insomma, che le risposte necessarie per una reale transizione ambientale ed energetica passano anche, e soprattutto, per l’edilizia sostenibile.