Una masseria salentina green, a zero emissioni e da …oscar

Trasformare un vecchio casale salentino del Cinquecento in una masseria verde, eco-sostenibile, autosufficiente e ricca di tutti i moderni confort. È il sogno, diventato realtà, di due famose star del cinema americano, che da Hollywood sono giunte nel Salento per dar vita al loro progetto a impatto zero.

Trasformare un vecchio casale salentino del Cinquecento in una masseria verde, eco-sostenibile, autosufficiente e ricca di tutti i moderni confort. È il sogno, diventato realtà, di due famose star del cinema americano, che da Hollywood sono giunte nel Salento per dar vita al loro progetto a impatto zero.

Lui è Taylor Hackford, regista californiano di tantissimi film cult, lei è Helen Mirren, l’attrice britannica, premio Oscar per “The Queen”.

La coppia ha deciso di comprare un’antica masseria in provincia di Lecce per recuperarne la struttura e valorizzarla seguendo i principi dell’ecosostenibilità, efficienza e risparmio energetico. In breve: una casa tipica e tradizionale, ma in versione green.

A mettere in pratica l’ambizioso progetto è stata la Energy Resources, che ha recuperato l’immobile, per riportarlo esteticamente all’antico splendore cinquecentesco, e trasformarlo completamente dal punto di vista strutturale ed energetico, renderlo efficiente e sostenibile, senza per questo rinunciare alle esigenze e alle comodità della vita quotidiana.

Qualche esempio?

L’energia elettrica è fornita grazie alla realizzazione di due impianti fotovoltaici, ognuno dei quali ha una potenza di 20 kW. Il primo si trova su una pensilina fotovoltaica, usata come tettoia per il parcheggio privato dell’abitazione e ricoperta dalla tipica pietra leccese; il secondo è invece un impianto costruito a terra che sfrutta gli inseguitori solari: si trova a 250 metri dalla casa e si mimetizza perfettamente con il paesaggio circostante, grazie ad una ricca e folta vegetazione in grado di nascondere la struttura.

Il riscaldamento invernale e l’erogazione di aria fresca in estate sono invece gestiti da un moderno sistema costruito sotto il pavimento, che utilizza l’energia geotermica. Con una potenza di 23 kW, l’impianto è in grado di utilizzare la temperatura del sottosuolo e portarla nella casa attraverso alcune sonde installate nel terreno. Per nascondere le 28 sonde (che fungono da scambiatori di calore, cedendo aria calda e prelevando aria fresca) il terreno è stato arricchito da un frutteto di melograno, pianta locale molto apprezzata negli Stati Uniti.

E non è tutto, perché – per garantire una temperatura fresca anche nelle torride giornate dell’estate salentina – è stato realizzato un sistema “active pooling”, con una ventina di convettori.

L’acqua calda di bagni e cucina invece sono fornite – oltre che dal geotermico e dal solare termico – anche da un impianto di sei pannelli solari, installati su una copertura, in grado di alimentare un serbatoio di oltre 1000 litri.

Non male per una casa in grado di far convivere energia pulita e tradizione in una terra in cui il binomio è sempre più spesso fonte di conflitti.

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