Si stima che i materiali da costruzione contribuiscano tra il 5 e il 15% alle emissioni globali di gas serra. E se utilizzassimo materiali che non solo richiedono meno carbonio per essere prodotti, ma possono anche catturarlo e immagazzinarlo? In California, l’architetto e alpinista Dylan Johnson si è unito a Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, e a un team esperto per costruire due case utilizzando balle di paglia che altrimenti sarebbero andate sprecate
Lui è Yvon Chouinard e ne parlammo (anche) quando decise di cedere la sua storica azienda di abbigliamento sportivo – Patagonia – all’organizzazione no-profit Holdfast Collective.
Ora, a un anno di distanza, ha completato una casa fatta di balle di paglia in nome di una edilizia totalmente sostenibile – anche se sull’azienda che ha fondato ora è ancora lunga l’ombra di una mancata etica in fatto di condizioni dei lavoratori (i suoi capi d’abbigliamento verrebbero infatti realizzati nella stessa indentica fabbrica di Primark, in Sri Lanka, con tutte le storture del caso)-.
Ho questo pezzo di terra nella periferia di Ventura – dice ora riferendosi al progetto della casa in paglia. Sarebbe bello vedere se potessimo creare una versione migliore della casa suburbana della California.
E così, detto fatto: l’ottantenne che si troverebbe ad oggi anche nella lista delle “100 persone più influenti del 2023”, nella speranza di trasmettere l’urgenza di costruire meglio (dal momento che il settore edile produce più di un terzo di tutte le emissioni globali di gas serra), ha costruito una casa utilizzando un’intelaiatura a pali e travi riempita con balle, un prodotto di scarto proveniente dalle coltivazioni di riso nella Valle del Sacramento.
Would you live in a house made of straw?
Watch “Home, Grown” to follow climber and architect Dylan Johnson as he teams up with a hardworking crew to construct two houses using straw bales that would have otherwise gone to waste at https://t.co/7AVOyS4hd0 pic.twitter.com/S02S3F5hZG
— Patagonia (@patagonia) September 1, 2023
Negli anni ’60 si parlava molto di costruire case in balle di paglia e altri materiali da costruzione alternativi, ma si trattava per lo più di cose piuttosto strane e mai realmente prese piede – racconta Chouinard. E da allora ci pensavo. Quindi ho pensato, beh, io e mia moglie avevamo questo lotto in una specie di quartiere borghese a Ventura e abbiamo deciso di costruire una casa di balle di paglia. Invece di limitarci a parlarne, facciamolo e dimostriamo che è una casa migliore e più responsabile.
Lo dico spesso alla gente: “Se pensi di credere nel cambiamento climatico e non fai nulla al riguardo, allora non credi nel cambiamento climatico”. Se sai quanto sono terribili le conseguenze, faresti benissimo a fare qualcosa al riguardo. Quindi, invece di utilizzare materiali e processi che continuano ad aggravare il problema, perché non considerare altre opzioni. E pensateci, con meno del 5% di tutta la paglia di riso che produciamo ogni anno in questo paese, potremmo costruire un milione di case da 2.000 piedi quadrati. E tutto questo materiale di scarto può catturare molto carbonio e sigillarlo se viene utilizzato in questo modo, conclude.
Perché costruire con la paglia?
Perché con meno del 5% di tutta la paglia di riso che si produce ogni anno negli USA, si possono costruire un milione di case.
E non è difficile da calcolare: la paglia contiene circa il 40% di carbonio in peso e mezzo chilo di carbonio nella paglia utilizzata in un edificio compensa sostanzialmente poco meno di un chilo e mezzo di emissioni di anidride carbonica. Per ogni chilo di carbonio rinchiuso in una balla utilizzata per materiali da costruzione, si impedisce l’immissione nell’atmosfera di più di 1 tonnellata di CO2.
Inoltre, mentre si “sequestra” tutto il carbonio nella paglia, ciò che non si fa è altrettanto importante: non si acquista fibra di vetro o altri materiali sintetici a base petrolchimica per l’isolamento, le barriere al vapore, i rivestimenti per la casa e il resto.
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