Nel 2030 sarà costruito a Vancouver l'Hrvest Green Tower, il grattacielo con la fattoria verticale
Sugli orti urbani vi abbiamo già ampiamente documentato, sui giardini sul tetto pure, ma l’ultima frontiera per chi vorrebbe vivere in campagna, e deve accontentarsi però di qualche decina di metri quadri in città, è la fattoria verticale.
Ortaggi, erbe, frutta, pesce, uova, ma anche polli e una boutique di ovini dalla quale attingere per del buon latte di capra fresco. Il tutto concentrato in un unico e avveniristico grattacielo alimentato, ovviamente, da energie rinnovabili che sfruttano in contemporanea energia geotermica, eolica e solare. Non si tratta dell’ultimo libro di Bruce Sterling, ma dell’Harvest Green Tower, il vincitore di Vancouver’s Challenge 2030“, la competizione dedicata ai migliori progetti per affrontare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di carbonio nel futuro prossimo.
L’Harvest Green Tower è stato messo a punto, per il momento solo sulla carta, dagli architetti dello studio Romses che hanno progettato la “fattoria verticale” nei minimi dettagli con tanto di vetri fotovoltaici e turbine eoliche integrate nella struttura. Ma non solo. Se questo non dovesse bastare per produrre energia, è stato prevista anche quella generata dal metano proveniente dal compostaggio di parti non commestibili di piante e animali. L’irrigazione per le numerose coltivazioni indoor e outdoor è garantita da una grande cisterna che raccoglie l’acqua piovana.
Un edificio totalmente autosufficiente e a impatto zero, insomma, un grattacielo che permette di venire a contatto con la natura e studiare animali e piante senza lasciare la città. L’Harvest Green Tower sarà realtà nella città canadese, come da concorso, a partire dal 2030 .
Simona Falasca