Serena Bianchi Nel cuore della capitale italiana della moda, il designer e docente di Green Management Fabrice Leclerc, in collaborazione con l'architetto Alessio Rogoldi, ha realizzato un eco loft da sogno, emblema della rinascita green della città.
160 m² distribuiti su due livelli uniti da una scala bianchissima. Una stufa finlandese simbolo di design e sostenibilità, legno naturale da foreste italiane, arredamento green e una terrazza con sauna, bagno turco e aroma terapy. Siamo in via Torino, a Milano. Nel cuore della capitale italiana della moda, il designer e docente di Green Management Fabrice Leclerc, in collaborazione con l’architetto Alessio Rogoldi, ha realizzato un eco loft da sogno, emblema della rinascita green della città.
Da normalissimo appartamento milanese a casa simbolo del wellness cittadino. Questa l’idea da cui è partito Fabrice. Due anni di minuziose ricerche per individuare il design giusto, i materiali green e dell’arredamento che più si sarebbe adattato alle esigenze del vivere ‘eco’.
Ed è proprio Fabrice Leclerc a sottolineare, in un’intervista alla redazione, l’importanza di poter attingere dai marchi italiani. Era fondamentale ridurre fortemente i costi energetici di un’eventuale importazione degli elementi costitutivi della casa, per questo è stata data la priorità al Made in Italy.
Solo la stufa Tulikivi in pietra saponaria arriva da lontano. Ma la scelta è più che giustificata. Vincitrice del Fine Particle Achievement of the Year, Tulikivi è un elemento di eco design finlandese innovativo grazie alle proprietà della pietra soapstone. Fabrice ci spiega che questa stufa può immagazzinare grandi quantità di calore e diffonderlo di pietra in pietra grazie all’irraggiamento a infrarossi. Tulikivi è sufficiente per riscaldare interamente l’abitazione e con soli 4 pezzi di legna può mantenere caldo l’ambiente per 24 ore.
Ad aggiungersi al rendimento energetico complessivo l’isolamento dei muri, fatto con lana di pecora italiana e quello del tetto, isolato da un prato che oltre a servire come cuscinetto termico aggiunge un tocco di verde al panorama della city.
In un anno, poi, quest’ultimo verrà dotato di pannelli solari che consentiranno al loft di produrre energia per sé e fornire un eventuale surplus al vicinato. Da casa a basso impatto ambientale, la residenza milanese diventerà un’abitazione in attivo esempio dei vantaggi ottenibili dal risparmio energetico.
Per Fabrice Leclerc il loft nasce come emblema di un cambiamento sociale. Parla della ristrutturazione come di un’azione di responsabilità verso il Pianeta: “Una ristrutturazione può essere un atto consapevole a beneficio della collettività e dell’ambiente e in questo il Green Management può fare molto” dice.
La residenza milanese è strutturata su due livelli. Il piano inferiore, bianchissimo, segue le linee dell’urban design e quindi un appartamento cittadino dal carattere minimal. Il piano superiore è stato concepito come una casa di campagna circondata da un giardino pensile che vanta una sorprendente varietà di piante: 35 alberi da frutto e 47 specie di rose nonché un’intera collezione di erbe medicinali, utilissime per il filtraggio dell’aria del centro.
Per potersi godere il verde 365 giorni l’anno, Fabrice ha creato una struttura cubica coibentata in vetro che affaccia sul giardino.
Adiacente a questa un’equivalente in legno con tutti comfort di una beauty farm. L’intenzione era poter vivere Milano anche nei weekend senza rimpiangere la campagna.
E ad aggiungersi agli elementi ‘eco’ alcune note chic che richiamano il mondo delle fiabe. Per gli amanti del retrò un riquadro a parete fatto interamente con barattoli da marmellata riciclati e coloratissimi e in giardino un tocco vintage con gli gnomi che fanno capolino tra una rosa e l’altra.
Fabrice ha acquistato personalmente l’appartamento di via Torino prima della ristrutturazione. Terminato pochi mesi fa, il loft ha ottenuto un enorme successo incontrando i gusti e l’anima verde di Milano. Attualmente è in vendita presso l’agenzia House and Loft.
