I giardini verticali aiutano a ridurre lo stress causato dalla vita in città. Lo studio

Vivere in città stressa? Far crescere vegetazione verticale all’esterno degli edifici allevia la “pesantezza” della vita cittadina

Vivere in città stressa? Uno studio scientifico suggerisce che i giardini verticali possono aiutarci: far crescere vegetazione verticale all’esterno degli edifici allevia la “pesantezza” della vita cittadina dandoci la sensazione di trovarci in mezzo alla natura. Che – si sa – rilassa. La ricerca è stata realizzata da un team di psicologi della Nanyang Technological University di Singapore.

L’indagine è stata condotta su 111 partecipanti volontari ai quali è stato chiesto di camminare per cinque minuti lungo una strada virtuale tramite visori VR, casualmente distribuiti, chi su una strada che presentava file di piante (ad esempio su balconi, muri e pilastri di edifici), chi con solo edifici con pareti dipinte di verde al posto delle piante vere e proprie.

I risultati hanno verificato che coloro che hanno visto gli edifici dotati solo della vernice verde hanno sperimentato un aumento significativo dello stress come registrato da una misura della variabilità della frequenza cardiaca, mentre chi ha visto gli edifici con le piante verdi non ha sperimentato alcun cambiamento nei parametri indice di rilassatezza.

Dopo l’esperimento, i partecipanti hanno risposto a un questionario che valutava le loro emozioni positive (interesse, eccitazione) e negative (ostilità, turbamenti) e il livello di ansia che stavano provando: le risposte hanno evidenziato che chi aveva virtualmente camminato sulla strada con edifici coperti solo da pareti verdi si sentiva meno positivo di chi aveva sperimentato la vista di palazzi ricoperti da piante.

E nemmeno stavolta è solo una curiosità scientifica, almeno non dovrebbe restare tale: i risultati, pur se preliminari, dovrebbero essere non solo approfonditi al più presto ma, se confermati, potrebbero (anzi, dovrebbero) guidare gli sforzi per l’inverdimento nelle città – affermano i ricercatori – che, oltre a ridare ossigeno nel senso letterale del termine, contribuisce al benessere delle persone.

D’altronde non è nemmeno il primo forte indizio a riguardo. Nel 2012, per esempio, la Clínica USP Sagrado Corazón di Siviglia fu sede del primo giardino verticale europeo in un ospedale e, già all’epoca, lo psicologo dell’ospedale Paloma Carrasco Vergara, riferiva che i benefici associati alla non erano solo fisici, ma anche psicologici.

Sappiamo che gli ambienti ricchi di vegetazione riducono il livello di stress e ansia – spiegava l’esperto – migliorando le prestazioni e aumentando il senso di benessere, riuscendo anche a stimolare il sistema immunitario e a ridurre del 50% il disagio fisico in ambienti chiusi.

Leggi anche: A Siviglia il primo giardino verticale europeo in un ospedale

Cosa aspettiamo, dunque, a riempire di verde le nostre città?

Il lavoro di Singapore è stato accettato per la pubblicazione su Landscape and Urban Planning (ora disponibile una preview, l’articolo completo è programmato per il prossimo settembre).

Fonti di riferimento: Nanyang Technological University / Landscape and Urban Planning

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