Giardini verticali. Patrick Blanc, l’inventore dei giardini verticali, ha dato vita ad un nuovo capolavoro. In occasione della Settimana del Design che si svolgerà a Parigi dal 9 al 10 settembre 2013, sarà possibile ammirare la sua nuova creazione, che porta il nome di l’Oasis d’Aboukir e che sarà inaugurata martedì 10 settembre.
Patrick Blanc, l’inventore dei giardini verticali, ha dato vita ad un nuovo capolavoro. In occasione della Settimana del Design che si svolgerà a Parigi dal 9 al 10 settembre 2013, sarà possibile ammirare la sua nuova creazione, che porta il nome di L’Oasis d’Aboukir e che sarà inaugurata martedì 10 settembre.
Si tratta di un giardino verticale realizzato in sole 7 settimane all’angolo tra Rue d’Aboukir e Rue des petits Carreaux. Il giardino verticale ora ricopre una parete che fino a poche settimane prima appariva del tutto priva di qualsiasi accenno di verde, oltre che deturpata da una scritta, non di certo decorativa, realizzata probabilmente con le bombolette spray.
Per la copertura della facciata dell’edificio, sono stati scelti elementi vegetali di colori differenti, che spaziano dal giallo, al rosso, al verde. La loro composizione ha portato alla creazione di un giardino verticale rigoglioso, che ha contribuito a rinnovare l’aspetto precedente dell’edificio. La rapida trasformaione è stata documentata tramite alcune fotografie.
I passanti hanno potuto osservare la graduale creazione del giardino verticale, che ha visto come proprio punto di partenza un progetto basato su linee diagonali. Il giardino verticale non ha soltanto indubbiamente abbellito l’edificio, ma ha anche permesso la riattivazione di una zona pedonale posizionata al di sotto di esso.
Patrick Blanc aveva realizzato la propria prima opera nella Cité de Sciences, a Parigi, per dare vita all’idea di ricoprire di verde una parete del museo, attraverso la creazione di un giardino verticale. Dalla sua prima creazione visionaria ha preso il via la diffusione della possibilità di sfruttare le pareti esterne dei grandi palazzi per trasformarli in veri e propri giardini. All’inizio, le sue opere venivano considerate assurde, ma ora, per fortuna, la situazione è molto cambiata.
Marta Albè
Fonte e foto: Fubiz.net
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