Dopo la tragedia, il Giappone progetta l'edificio anti-tsunami, rigorosamente sostenibile
Le catastrofi naturali come i terremoti, e i conseguenti tsunami, sono piuttosto frequenti in Giappone. Abbiamo ancora fresco nella memoria il ricordo del sisma dello scorso 11 marzo, con i suoi 13mila morti e 14mila dispersi, la scia di distruzione lasciata per via dell’inondazione, e i disastri nucleari legati a Fukushima e Tsuruga.
Ma, si sa, i giapponesi sono un popolo tenace, che non si arrende e che come l’araba fenice tenta di risorgere dalle proprie ceneri. E questa volta, alla luce di quanto accaduto, la soluzione futura alla furia degli tsunami potrebbe essere fornita da una casa molto speciale.
Progettata dallo Shuhei Endo Architect Institute, l’edifico chiamato “F Looptecture”, è una costruzione a due piani formata da un insieme di volumi che si intersecano in maniera circolare. Oltre alla forma, un’altra cosa rende l’edificio adatto a fronteggiare la tragedia di uno tsunami: si può, all’occorrenza, sollevare da terra per lasciar passare le onde sotto di esso.
L’edificio è stato costruito per monitorare e fornire aiuto in caso di tsunami, oltre che per educare i visitatori sui pericoli delle onde anomale e rappresenta esso stesso un esempio di architettura in grado di fronteggiare questo tipo di catastrofi naturali.
L’importanza dei volumi circolari è legata al fatto che essi possono far disperdere l’energia prodotta dall’acqua in arrivo. Mentre invece il piano principale si eleva al di sopra del livello del suolo per proteggere gli abitanti e far passare l’acqua sotto.
L’edificio, costruito in acciaio arrugginito, ha un tetto verde dalla forma circolare su cui sono presenti piccole piantine. All’interno invece troviamo anche una sala di controllo, una sala esposizioni e una sala che aiuta a monitorare la situazione e informa i visitatori sui pericoli degli tsunami.
Ultima chicca. L’edificio presenta anche degli oblò che offrono una splendida vista sulla baia.
Francesca Mancuso