Sono sempre di più i Regolamenti edilizi comunali che vanno in direzione della sostenibilità. E sono 20 milioni gli italiani che possono usufruirne
Come cambia l’edilizia nel corso degli anni. Per fortuna è sempre più sostenibile. Lo dice il Rapporto ONRE realizzato da Legambiente e Cresme, che da cinque anni a questa parte analizza i cambiamenti in atto nella filiera delle costruzioni, dandoci ottime notizie. Nel 2010 i regolamenti sostenibili erano 705, il quadruplo rispetto al 2008. E ciò significa che in Italia gli edifici sono sempe più green.
E tutto grazie alle novità introdotte nei Regolamenti Edilizi comunali. che vanno oltre la normativa in vigore, spingendo in direzione della sostenibilità. Presentato ieri a Bolzano in occasione di Klimahouse 2012, la Fiera internazionale dell’efficienza energetica della sostenibilità in edilizia, il Rapporto ONRE ha individuato alcuni parametri, verificando lo stato di attuazione in Italia, sia nei paesi che nella grandi città. In particolare, ad essere finiti sotto la lente di ingrandimento sono stati: isolamento termico, utilizzo di fonti rinnovabili, efficienza energetica degli impianti, orientamento e schermatura degli edifici, materiali da costruzioni locali e riciclabili, risparmio idrico e recupero acque meteoriche, isolamento acustico, permeabilità dei suoli e effetto isola di calore.
Fino ad ora, sono 855 le realtà locali che hanno modificato i propri Regolamenti Edilizi a favore di nuovi obiettivi energetico-ambientali atti a migliorare le prestazioni delle abitazioni. Tali migliorie riguardano ben 20 milioni di cittadini italiani, che vivono nei Comuni dove sono già in vigore tali provvedimenti.
Secondo il rapporto, i regolamenti sostenibili seppur presenti in tutte le Regioni italiane, sono diffusi maggiormente al Nord. In testa per quanto riguarda il numero dei Comuni troviamo la Lombardia (227), seguita da Emilia-Romagna (121), il Veneto (87) e il Piemonte (68). Ed ecco le migliorie suddivise per categoria:
Isolamento termico: è uno dei punti chiave dell’edilizia sostenibile utile al contenimento dei consumi energetici delle abitazioni ed è l’unico parametro trattato da almeno un Comune per Regione. Dall’anali effettuata sugli 855 Comuni, sono ben 632 quelli che prevedono obblighi sull’isolamento termico degli edifici. Ultimamente, nei Regolamenti Edizili hanno fatto capolino anche i tetti verdi: in 273 Comuni, per le nuove edificazioni è incentivata e promossa la realizzazione di parte della copertura con “tetti giardino” per un miglior isolamento termico.
Serramenti: le regole sui serramenti ad alta efficienza sono trattate invece da 330 Comuni, dei quali 282 obbligano a rispettare specifici parametri di trasmittanza, 26 incentivano miglioramenti nelle prestazioni e 22 fanno promozione.
Utilizzo fonti rinnovabili: bene anche le rinnovabili. Sono 463 Comuni italiani dove vige l’obbligo di installazione di pannelli solari termici, mentre per 467 è diventato obbligatorio allacciare pannelli fotovoltaici nei nuovi edifici.
Efficienza energetica: 312 le amministrazioni locali hanno promosso l’uso di una rete di teleriscaldamento. In particolare sono 187 i Comuni in cui, se presente, si fa obbligo di allacciare gli edifici alla rete di teleriscaldamento.
Orientamento e schermatura degli edifici: altro punto molto battuto è stto quello dell’orientamento delle superfici vetrate, affrontato nei Regolamenti edilizi di 447 Comuni.
Contabilizzazione individuale del calore: sono 164 i Comuni che si occupano della contabilizzazione individuale del calore con impianto centralizzato di produzione. Tra questi, sono 119 quelli che ne fanno un requisito cogente per i nuovi edifici o in caso di nuova installazione del sistema di produzione di calore.
Materiali da costruzione locali e riciclabili: Tanti anche i Comuni, ben 388, dove nei Regolmenti edilizi vengono considerati i materiali e l’energia impiegata per la loro produzione. In 258 Comuni inoltre vige l’obbligo di utilizzare materiali riciclabili mentre altri 47 hanno disposto anche degli incentivi per la realizzazione di edifici con materiali naturali e riciclati.
Risparmio idrico e recupero acque meteoriche: Il tema delle risorse idriche è presente in 530 regolamenti edilizi e l’obbligo del recupero delle acque piovane vige in 461 realtà comunali.
Isolamento acustico: 241 Comuni hanno deciso di affrontare l’argomento del corretto isolamento acustico negli edifici.
Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore: sono 189 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro regolamenti edilizi, punto fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane, noto come effetto “isola di calore”, e di conseguenza per evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione nei mesi estivi.
Certificazione energetica: E infine la certificazione energetica. Sono 349 i Comuni che ne parlano in termini obbligatori nei propri regolamenti. Sono 18 quelli che prescrivono per i nuovi edifici e le ristrutturazioni l’obbligo di raggiungere almeno la classe B: 7 in Trentino Alto Adige, 4 in Friuli Venezia Giulia e Lombardia, 2 in Veneto e uno in Campania, Mercato San Severino, dove sono previsti anche incentivi per i miglioramenti prestazionali degli edifici. Infine, sono 46 quelli che incentivano i “salti” di classe energetica, ossia il passaggio delle prestazioni energetico-ambientali degli edifici da una classe più bassa ad una più efficiente.
Sembra dunque che un terzo degli italiani disponga degli strumenti per rendere la propria casa più green. Ne è convinto o Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, che ha spiegato: “I Regolamenti Edilizi comunali rappresentano sempre di più una efficace indicazione per capire l’innovazione in corso in Italia nel modo di progettare e costruire. Questi risultati dimostrano che l’innovazione in questo settore sta andando avanti, e che la spinta alla certificazione energetica e al miglioramento delle prestazioni impressa dall’Unione Europea sta producendo risultati”.
E in prospettiva futura, tale crescita va incentivata: “Ora occorre accompagnare questa prospettiva con una regia nazionale che spinga a fare dell’edilizia un settore di punta della green economy, capace di creare lavoro e di riqualificare le città italiane. La sfida che abbiamo di fronte è di portare l’intero settore delle costruzioni a raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2021, quando tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati e costruiti in modo tale da avere bisogno di una ridotta quantità di energia per il riscaldamento e il raffrescamento che, in ogni caso, dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. I Regolamenti Edilizi comunali sostenibili e le tante buone pratiche diffuse nelle città italiane dimostrano che l’obiettivo è raggiungibile e utile per aprire una nuova fase per il settore delle costruzioni”.