CityLife: con il teleriscaldamento di A2A, il primo quartiere “classe A” senza caldaie a gas

Sarà il primo quartiere di Milano praticamente a emissioni zero quello che sorgerà nell'area dell'ex fiera del capoluogo lombardo. E' stato infatti siglato ieri un accordo tra CityLife - la cordata che si è aggiudicata l'opera di ristrutturazione del quartiere storico della fiera campionaria - e A2A per la realizzazione di un sistema di teleriscaldamento nelle case e negli edifici della zona residenziale in corso di riqualificazione energetica che permetterà di evitare completamente l'installazione di caldaie a gas.

Sarà il primo quartiere di Milano praticamente a “emissioni zero” quello che sorgerà nell’area dell’ex fiera del capoluogo lombardo. È stato infatti siglato ieri un accordo tra CityLife – la cordata che si è aggiudicata l’opera di ristrutturazione del quartiere storico della fiera campionaria – e A2A per la realizzazione di un sistema di teleriscaldamento nelle case e negli edifici della zona residenziale in corso di riqualificazione energetica che permetterà di evitare completamente l’installazione di caldaie a gas.

Grazie all’intesa, una rete di teleriscaldamento fornita da A2A permetterà il collegamento con il termovalorizzatore Amsa di Figino – Silla 2 dove si attua il recupero energetico di calore pulito a partire dal calore residuo recuperato dall’impianto. E ciò vorrà dire riscaldamento e aria condizionata senza combustione e dunque senza emissioni di polveri sottili, andidride carbonica o ossido di azoto. E dunque una riduzionse significativa dell’impatto ambientale derivante dai consumi domestici che, come ha ricordato anche la Prestigiacomo, risultano tra le principali cause dello smog e dell’innalzamento dei limiti di Pm10 in città.

Ma non solo, perché l’acqua di risulta del sistema di teleriscaldamento e telecondizionamento delle abitazioni verrà impiegata nell’irrigazione del parco (che si estenderà per 165.000 metri quadri, e in grado di assorbire oltre 60.000 kg all’anno di Co2 e 800 kg all’anno di inquinanti atmosferici), delle aree verdi condominiali e per gli scarichi dei servizi igienici, permettendo così anche un risparmio sul fronte idrico.

È stato stimato che in questo modo, insieme all’installazione di pannelli fotovoltaici e all’isolamento termico degli edifici, le abitazioni del nuovo quartiere avranno costi ridotti dell’80% rispetto alla media delle attuali residenze milanesi e l’attribuzione della “classe A” energetica contro la “classe G” normalmente certificata alle altre costruzioni cittadine. Un progetto, insomma, che, come ha sottolineato anche l’assessore milanese allo sviluppo del Territorio Carlo Masseroli presnte alla presentazione dell’intesa di ieri, “anticipa alcuni elementi cardine del Piano di Governo del Territorio” e che contribuirà “a collocare Milano tra gli esempi virtuosi di città sostenibili a livello internazionale‘”, commenta con soddisfazione Maurizio Dallocchio, presidente di CityLife.

Simona Falasca

 

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