Spazi imponenti ricavati nel cuore di una montagna e decorati con sculture e bassorilievi fatti a mano, utilizzando strumenti semplici: stiamo parlando delle cappelle e delle gallerie sotterranee realizzate nel deserto del New Mexico da Ra Paulette, un uomo comune che ha lasciato tutto per vivere una vita di meditazione e silenzio, a contatto con la natura.
Spazi imponenti ricavati nel cuore di una montagna e decorati con sculture e bassorilievi fatti a mano, utilizzando strumenti semplici: stiamo parlando delle cappelle e delle gallerie sotterranee realizzate nel deserto del New Mexico da Ra Paulette, un uomo comune che ha lasciato tutto per vivere una vita di meditazione e silenzio, a contatto con la natura.
Ra Paulette viveva in Indiana, negli Stati Uniti, sulle sponde del lago Michigan, e conduceva una vita che potremmo definire “normale e ordinaria”. Negli anni Ottanta, dopo aver perso il lavoro ed essere passato attraverso una serie di impieghi a bassa retribuzione, decide di lasciare la sua casa e la sua città per trasferirsi nel New Mexico, a condurre una vita di solitudine e meditazione, lontano dal rumore e dalla frenesia del mondo.
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Ed è proprio qui, nel deserto, che inizia la sua straordinaria avventura artistica: da autodidatta, armato di scalpello, costanza e pazienza, Paulette comincia a scavare delle cave nella roccia, trascorrendo le sue giornate a realizzare e ad adornare dei piccoli spazi dedicati alla meditazione, come delle cappelle. Ben presto, il suo lavoro attira la curiosità di altre persone, tanto che alcune cave gli vengono commissionate.
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E così, di piccola cappella in piccola cappella, dal 1985 ad oggi Paulette, artista timido e solitario, ha scavato e minuziosamente decorato uno spazio sotterraneo di oltre 8.400 mq di superficie, composto da diverse cave raccordate da ben quattordici gallerie. Una vera e propria cattedrale sotterranea, il cui valore è stimato in circa un milione di dollari, e che è soprattutto un luogo per raccogliersi a pensare e meditare, lontano dal fragore della quotidianità.
Oggi, a 67 anni, Paulette continua a vivere in solitudine e a dedicarsi con perseveranza e passione alla sua arte, nonostante l’attenzione mediatica suscitata dalle sue opere. La sua storia tanto singolare è stata raccontata nel 2014 nel documentario-cortometraggio Cavedigger, diretto da Jeffrey Karoff e che ha persino ottenuto una nomination all’Oscar.
Lisa Vagnozzi