La casa di paglia completamente off-grid è stata realizzata da Andrea e Francesca completamente in autocostruzione, con un budget totale di 45.000 Euro (da qui il nome) e 3000 ore di lavoro.
Casa di paglia autocostruita. I cereali oltre che il pane, ci possono dare anche una casa. La paglia, materiale di risulta della produzione dei cereali, è infatti un ottimo materiale da costruzione ed il suo utilizzo si sta sviluppando velocemente anche in Italia.
La paglia viene utilizzata nelle costruzioni sotto forma di balle o ballette pressate, che sostituiscono il tradizionale mattone in terra cotta, andando a costituire il materiale per il tamponamento e l’isolamento dei muri e delle coperture; la struttura solitamente è in legno, un materiale naturale e con ottime prestazioni anti sismiche.
Dall’idea di sperimentare questo materiale e tutte le sue potenzialità nasce il progetto Filo di Paglia, un gruppo di giovani architetti e designer, che dopo essersi formati sul tema in Italia ed all’estero, mette in pratica le proprie esperienze, progettando e realizzando edifici in balle di paglia.
Lo studio si occupa di progettazione, formazione e di assistenza all’autocostruzione.
La realizzazione di murature in balle di paglia infatti è molto semplice, e questa semplicità permette ai proprietari di realizzare parte dell’abitazione direttamente con le proprie mani, abbattendo notevolmente i costi di costruzione.
Si può decidere di realizzare da soli le murature in paglia; gli intonaci, solitamente in terra cruda e calce; o di spingersi ancora oltre e di realizzare completamente in autocostruzione la propria casa. L’autocostruzione non è uno scherzo, ed è importante che chi decide di avvicinarsi al lavoro del cantiere sia ben formato e sappia come muoversi e lavorare con gli altri “per questo organizziamo corsi di formazione, perché le persone possano provare cosa vuol dire lavorare in un cantiere e riescano a capire i propri limiti e potenzialità, prima di instradarsi in un viaggio che a volte può essere anche molto lungo. Inoltre i corsi di formazioni sono utili anche per aiutare le persone a capire che una casa in paglia è solida e duratura, che non parliamo della casa dei tre porcellini, ma di un edificio confortevole, isolato e sano“, spiegano i ragazzi di Filo d’Oro.
La paglia è un materiale totalmente naturale, che ha un ciclo di vita breve (ogni anno si rigenera), e che non richiede grosso impiego di energia grigia (le piante già si coltivano per la produzione dei cereali). La paglia non rilascia nell’ambiente sostanze inquinanti, ha un’elevata traspirabilità e permette alle pareti di respirare, garantendo sempre un elevato confort termo igrometrico interno agli edifici.
La buona progettazione e realizzazione per un edificio in paglia è molto importante, è fondamentale proteggere il materiale in maniera adeguata da acqua e umidità, “si dice che un edificio in paglia deve avere buoni stivali ed un buon cappello!” e seguire alcuni accorgimenti in fase di realizzazione dell’edificio.
Filo di Paglia ha progettato e realizzato alcuni edifici in Italia, sia aiutando i proprietari nell’autocostruzione che organizzando il lavoro di ditte specializzate.
L’autocostruzione della casa 45k
In particolare la casa 45K , casa di Andrea e Francesca e una delle sedi dello studio, è stato un primo banco di prova per sperimentare l’utilizzo della paglia e altre tecnologie naturali, oltre alla progettazione di arredi interni che utilizzano materiali riciclati e di scarto.
La casa è stata realizzata da Andrea e Francesca completamente in autocostruzione, con un budget totale di 45.000 Euro (da qui il nome) e 3000 ore di lavoro. Le murature riprendono ed adattano al contesto italiano la tecnica canadese GREB, ma rispetto a questa propongono alcune interessanti innovazioni: il cemento che è previsto nella realizzazione della malta GREB non è stato utilizzato ed è stato sostituito con argilla e calce naturale; inoltre per dare ancora maggior stabilità e resistenza alle murature le balle di paglia sono state ulteriormente pressate e bloccate alla struttura portante in legno, andando a costituire con questa un unico corpo, così che la paglia possa contribuire alla riduzione delle eventuali azioni sismiche; inoltre, per rispondere in maniera più efficiente alle esigenze di isolamento estivo, è stata aumentata la massa del muro attraverso l’utilizzo di uno spessore maggiore di malta e di intonaco.
Al centro dell’edificio si trova una stufa in terra cruda, che attraverso un sistema di ricircolo dei fumi, contribuisce al riscaldamento di tutti gli ambienti. L’impianto di riscaldamento a parete è alimentato da una pompa di calore e tutta l’energia che serve alla casa è fornita da pannelli fotovoltaici e da mini pale eoliche. La casa è un’isola, completamente autosufficiente! Si tratta di una delle prime abitazioni off – grid realizzate in Italia.
Anche le finiture interne ed esterne sono realizzate con materiali naturali; il particolare colore bianco dell’intonaco esterno è dato dalla calce naturale, utilizzata per la finitura dei muri; i pavimenti sono stati realizzati in argilla, sperimentando la tecnica giapponese del Tataki, ed il particolare colore di finitura è dato dall’utilizzo di pigmenti di terra di Siena rossa e gialla; gli intonaci interni in grassello sono stati realizzati con la tecnica dell’affresco e quelli di bagno e cucina con la tecnica marocchina del Tadelakt, che attraverso l’utilizzo di una finitura realizzata con il sapone rende impermeabili e lavabili le superfici.
Il costo di costruzione della casa è veramente minimo, ma anche realizzando un edificio in paglia non in autocostruzione si può arrivare ad un importante risparmio, sia nei costi di costruzione, dovuti all’utilizzo di un materiale povero, che ai costi di gestione, una casa in paglia riesce a far risparmiare il 75% su costi energetici per riscaldamento e raffrescamento.
L’utilizzo di un materiale naturale a basso impatto ambientale, la facilità di costruzione, l’abbattimento dei costi per l’isolamento e per la gestione della casa rappresentano le maggiori innovazioni e potenzialità della paglia nelle costruzioni, senza considerare che a “fine vita” quasi la totalità dell’edificio può essere riciclata o biodegradata, abbattendo costi ed esternalità negative anche per le generazioni future.
Potete leggere e seguire la storia della costruzione della casa sul sito www.filodipaglia.it , dove un blog ripercorre le fasi della costruzione, raccontando esperienze, difficoltà e tante soddisfazioni.
Sara Bartolini
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