In Messico, grazie ad una stampante 3D, si sta costruendo un intero quartiere di case resistenti alle catastrofi naturali. Andranno a chi ne ha più bisogno
A Nacajuca, in Messico, grazie ad una stampante 3D, si sta costruendo un intero quartiere di case resistenti alle catastrofi naturali. Verranno assegnate a chi ne ha più bisogno.
La realizzazione delle innovative strutture a Nacajuca, che nulla hanno da invidiare alle tradizionali case, sono opera della collaborazione tra le organizzazioni americane Icon e New Story e la fondazione messicana “Échale”.
Nel 2018 è stata presentata la prima stampante 3D in grado di realizzare una casa completa. Una versione di questa macchina, adattata per lavorare nelle aree rurali, è attualmente in uso a Nacajuca, nello stato di Tabasco.
La stampante, nota come “Vulcan II”, sta costruendo 50 case e non usa plastica ma una speciale miscela di cemento con cui realizza le pareti disegnando la stessa linea più e più volte, a strati. Si possono costruire due case contemporaneamente, ciascuna di circa 50 metri quadrati e 2,7 metri di altezza, con 2 camere da letto e un bagno, tutte resistenti a catastrofi naturali come terremoti e inondazioni.
Inoltre, le residenze hanno pareti curve e ventilazione per migliorare il flusso d’aria all’interno, cosa particolarmente importanti viste le alte temperature che si raggiungono in questa zona.
Il terreno in cui vengono costruite è una donazione del governo municipale, che sarà anche responsabile dei servizi di base, come l’acqua e l’elettricità. Al momento sono state consegnate solo 2 delle 50 case in programma entro la fine del 2020.
Petrona Hernández, una delle prime beneficiarie, ha condiviso la sua sorpresa ed emozione quando ha visto la casa:
“Sono impressionata, non mi hanno mai dato qualcosa del genere, ancora non ci credo. Non me l’aspettavo davvero”
Mentre Alejandro Azuara López, assegnatario dell’altra casa già pronta, ha dichiarato:
“Sono molto contento perché non ho mai avuto una casa fatta di cemento”
Le famiglie che le occuperanno sono state selezionate tra quelle che hanno un reddito mensile inferiore a 1.500 pesos (circa 70 euro) e che vivevano in case soggette a inondazioni o con altri problemi strutturali.
Un’ottima soluzione per offrire una casa solida, funzionale e anche bella a chi ne ha più bisogno!
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