Con un design ispirato alla natura, Brikoole è un mattone innovativo che sfrutta il principio del raffreddamento evaporativo per abbassare le temperature interne degli edifici senza l’uso di energia
Lo sappiamo tutti: il cambiamento climatico è colpa nostra. Beh, magari non proprio di noi singoli, ma diciamo che l’umanità sta facendo la sua parte. Tra le cose che proprio non aiutano, ci sono i condizionatori: gli oggetti che ci salvano dal caldo estivo, ma che, purtroppo, incidono per circa il 7% sulle emissioni di gas serra (per non parlare del loro ruolo sull’importo della nostra bolletta). Il motivo? Consumano troppa energia e utilizzano dei sistemi refrigeranti non certo ecologici.
Per fortuna, c’è qualcuno che si sta impegnando per cambiare le cose, come ad esempio un gruppo di ricercatori della Università di Tecnologia e Innovazione dell’Asia-Pacifico (APU) in Malesia. Questi scienziati hanno creato un mattone che raffredda gli edifici senza bisogno di elettricità. Si chiama Brikoole e sfrutta il cosiddetto raffreddamento passivo, un modo eco-friendly per abbassare la temperatura interna delle case.
Come funziona Brikoole: la genialità del raffreddamento evaporativo
Dietro a Brikoole c’è la mente di Chee Kin Chong e Kah Zun Ng, che hanno preso ispirazione dalla natura. Questo mattone speciale sfrutta un principio semplice e antico, il raffreddamento per evaporazione: l’acqua evapora e rinfresca l’aria. Per farlo, Brikoole ha dei fori ben piazzati che fanno passare l’aria attraverso una struttura interna bagnata, permettendole di raffreddarsi prima di entrare in casa.
Il bello è che, a differenza dei condizionatori, questo sistema non consuma energia. È ispirato ai metodi antichi, come le torri del vento del Medio Oriente o le case delle termiti, che sono dei veri maghi nel mantenere la temperatura giusta.
Ad ogni modo, Brikoole non è solo ecologico, è anche super versatile. Può essere usato in diversi contesti ed è facile da installare. I test promettono bene: hanno dimostrato che è in grado di abbassare la temperatura interna di un edificio fino a 6,2°C. In ambienti tropicali riesce a mantenere una temperatura interna di circa 31°C, migliorando significativamente il comfort abitativo in climi caldi. I ricercatori sono già al lavoro per farne una versione finale, pronta per essere prodotta in serie grazie alla stampa 3D.
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Fonte: Chong Chee Kin – Jamesdysonaward
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