Ikea riacquisterà i mobili usati, dando in cambio dei buoni. È questa la nuova iniziativa che partirà dal 1° gennaio prossimo. Un esperimento pilota che permetterà a chi vuole disfarsi dei mobili di poterne ricavare fino al 60% del prezzo iniziale, dando al tempo stesso la possibilità di acquistarli a un prezzo più basso
Ikea riacquisterà i mobili usati, dando in cambio dei buoni. È questa la nuova iniziativa che partirà dal 1° gennaio prossimo. Un esperimento pilota che permetterà a chi vuole disfarsi dei mobili di poterne ricavare fino al 60% del prezzo iniziale, dando al tempo stesso la possibilità di acquistarli a un prezzo più basso.
Billy, Klippan, Glimma o Lixhult potranno dunque finire nelle abitazioni a prezzi notevolmente inferiori. Il test per il momento riguarderà solo il punto vendita Ikea di Spreitenbach in Svizzera e si chiamerà Second Life.
Riacquisto dei mobili usati Ikea, come funziona?
Per chi non vuole spendere (per scelta o per ridotte possibilità economiche) le cifre dei mobili nuovi, Ikea offre la possibilità di acquistare l’usato nell’ottica del riciclo e del riuso di arredamento comunque in buono stato.
I clienti che invece vogliono vendere i propri mobili, possono restituirli presso il negozio in cui sono stati comprati e ottenere una cifra fino al 60% del prezzo originale con ritiro a domicilio, sulla base di alcuni parametri con cui viene calcolato il prezzo di riacquisto massimo.
“Cominceremo il 1° gennaio 2018. Il progetto pilota sarà limitato al negozio di mobili Ikea Spreitenbach”, afferma il portavoce del colosso svedese, Manuel Rotzinger.
Attualmente, per tre mesi, possono essere restituiti armadi, librerie, cassettiere, credenze, tavoli, sedie, poltrone, mobili per ufficio e letti, a condizione che siano
“completamente assemblati, sicuri per l’uso e in buone condizioni”, spiega Rotzinger.
A gennaio e febbraio, Ikea riprenderà anche i prodotti più popolari degli ultimi dieci anni. Tuttavia, invece di contanti o bonifico, i clienti riceveranno un buono, un voucher da spendere nei negozi Ikea per l’acquisto di altri prodotti.
Secondo quanto reso noto, lo scopo del progetto nasce da un’indagine che Ikea ha realizzato due anni fa su 2000 che vivono in Svizzera. È emerso che molti avevano molti oggetti Ikea non più utilizzati in cantine e garage. Due terzi degli intervistati hanno dichiarato di essere favorevoli a restituire i mobili in cambio di un buono spesa.
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Per sua stessa ammissione, Ikea sostiene di voler promuovere l’economia circolare con “Second Life“, permettendo a tutti di poter acquistare i propri mobili favorendo nel frattempo il riuso.
Francesca Mancuso