Mobili fatti a maglia

Mobili trasportabili in legno e tessuto, coloratissimi, facili da smontare e riadattare in caso di trasloco. Si tratta delle originali opere d’arte e creatività realizzate dalla designer turca Beril Cicek, che ha tratto ispirazione dai classici motivi geometrici che caratterizzano i maglioni indossati dagli islandesi per regalare un’idea di maggior calore ed accoglienza ai propri curiosi pezzi d’arredamento. L’idea di realizzare sedie, sgabelli e tavolini adatti a decorare ogni spazio è nata a seguito di un viaggio verso nord, che le ha toccato il cuore.

Mobili fatti a maglia, trasportabili in legno e tessuto, coloratissimi, facili da smontare e riadattare in caso di trasloco. Si tratta delle originali opere d’arte e creatività realizzate dalla designer turca Beril Cicek, che ha tratto ispirazione dai classici motivi geometrici che caratterizzano i maglioni indossati dagli islandesi per regalare un’idea di maggior calore ed accoglienza ai propri curiosi pezzi d’arredamento. L’idea di realizzare sedie, sgabelli e tavolini adatti a decorare ogni spazio è nata a seguito di un viaggio verso nord, che le ha toccato il cuore.

Le sue creazioni hanno ricevuto pareri positivi nel corso della Stockholm Forniture & Light Fair, dove Beril è stata accolta con grande entusiasmo per il suo spirito di innovazione. Essi possono essere trasportati come bagagli grazie alla loro struttura, formata essenzialmente da piedistalli e supporti in legno e da coperture e contenitori realizzati attraverso un paziente lavoro a maglia, un aspetto che li rende dei pezzi a dir poco unici quanto ad originalità. Beril si è laureata presso l’Interior Design & Environmental Design Department della Bilkent University di Ankara ed ha in seguito conseguito un master presso la Scuola Politecnica di Design di Milano.

Le fantasie dei tessuti sono curate da lei stessa nei minimi dettagli. Le coperture realizzate a maglia possono essere facilmente rimosse per poter così smontare le strutture che le sorreggono e che contribuiscono alla creazione dei mobili stessi, che possono essere considerati quasi come dei contenitori trasformabili, che sarà possibile “cambiare d’abito” a seconda dei propri gusti e delle cromie scelte per le pareti dell’eventuale nuova stanza o abitazione dove verranno trasferiti.

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La designer ha scelto il legno come materiale di partenza, poiché esso rimanda immediatamente ad un ritrovato contatto nella natura, di cui chi abita in spazi altamente urbanizzati spesso sente il bisogno. Per ogni copertura in tessuto sono state previste delle tasche della misura adatta a contenere le asticelle necessarie alla composizione del mobile, nelle quali esse potranno essere facilmente inserite dopo lo smontaggio e durante il trasporto. Ogni mobile risulta molto leggero, ma anche resistente, in modo che l’utilità non vada a discapito dell’aspetto estetico e decorativo. Grazie a mobili simili, il costo dei trasporti per un trasloco si ridurrebbe sensibilmente.

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Le loro piccole parti sono state realizzate sfruttando materiali di recupero. I pomelli di apertura dei cassetti sono stati sostituiti da vecchi bottoni e tra gli oggetti usati per la realizzazione di nastri decorativi non mancano i lacci delle scarpe. I materiali impiegati sono naturali, le forme dei mobili ed i loro dettagli sono ispirati alla natura ed ognuno di essi è interamente realizzato a mano in un incontro indissolubile tra l’arte ed il fai-da-te, per volere personale della stessa designer, che con la presente collezione si è posta come obiettivo principale, oltre al recupero ed al riciclo, quello di affievolire il trauma di coloro che siano costretti a trasferirsi altrove in breve tempo, rendendo i propri mobili leggerissimi e maneggevoli.

Marta Albè

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