Le foglie di loto come arredo urbano, design ed ecosostenibilità. Sono gli obiettivi del progetto Lotus, un sistema modulare alimentato da pannelli fotovoltaici ideato dallo studio dell'architetto Giancarlo Zema per l'azienda bergamasca LumineXence e sostenuto da un pool di aziende che operano nel settore delle soluzioni tecnologiche al servizio delle energie rinnovabili.
Le foglie di loto come arredo urbano, design ed ecosostenibilità. Sono gli obiettivi del progetto Lotus, un sistema modulare alimentato da pannelli fotovoltaici ideato dallo studio dell’architetto Giancarlo Zema per l’azienda bergamasca LumineXence e sostenuto da un pool di aziende che operano nel settore delle soluzioni tecnologiche al servizio delle energie rinnovabili.
Il progetto Lotus viene presentato, in questi giorni, alla Sustainability Conference presso l’Energy Park di Vimercate (Monza – Brianza).
La struttura, creata per offrire una gamma di usi, dall’installazione nelle aree di sosta alle fermate dell’autobus, alle stazioni di ricarica per auto elettriche, nasce dalla ricerca di un design leggero, formale, che si armonizzi con l’ambiente.
Le forme particolarmente accattivanti di Lotus sono state ispirate dalle foglie del loto; la struttura modulare è formata da un elemento – base sotto forma di un supporto al quale sono stati applicati tre “telai” tubolari in acciaio. Due di questi moduli, dalla forma slanciata, ospitano dei pannelli fotovoltaici (da 500W a 2,8 kW a seconda delle dimensioni di ciascuna “foglia”, che va da 4 a 19 metri quadri); il terzo, grazie a una serie di Led, è stato progettato per l’illuminazione dell’ambiente circostante.
Fra i punti di forza di Lotus, la possibilità di essere impiegato come stazione di ricarica per auto elettriche, grazie a un sistema info point con presa Scame a tenuta stagna e software di pagamento con bancomat o carta di credito. Un’opportunità per le amministrazioni locali di creare le infrastrutture necessarie per la rivoluzione elettrica veramente a zero emissioni e contemporaneamente tingere di verde la città.
Piergiorgio Pescarolo