Mentre impazza la corsa agli incentivi 2010 a disposizione da ieri - fino ad esaurimento delle risorse disponibili - per l'acquisto, tra gli altri, di motorini, case ecologiche, cucine componibili ed elettrodomestici, direttamente dal Salone del Mobile giungono al Governo nuove richieste per incentivare l'arredamento e il design, settori strategici e trainanti del Made in Italy e, ad oggi, toccati solo marginalmente dai contributi statali stanziati per il 2010.
A sollevarle, la presidentessa di Confindustria, Emma Marcegaglia durante il discorso di aperura della Fiera Internazionale di settore più importante al mondo tenuto ieri: «In un momento delicato come questo, sostenere i consumatori può essere un modo intelligente per sostenere le aziende». Ma questo non basta. «Tutti noi abbiamo tirato la cinghia, ora è arrivato il momento che anche l’apparato dello Stato faccia lo stesso. Che riduca gli sprechi, tagli la spesa pubblica e liberi risorse per investire, soprattutto in ricerca e innovazione», A giudizio della presidente di Confindustria, è il momento di fare scelte più forti rispetto al passato: «Gli imprenditori sono prontissimi a ripartire ma non possono essere lasciati soli»- ha continuato Emma Marcegaglia- « ci vogliono impegni veri, concreti, non in tempi indeterminati perché il tempo in questo caso non è una variabile indipendente ma è essenziale».
Rincara la dose il presidente di FederLegnoArreda Rosario Messina: «è singolare il modo in cui sono stati concessi gli incentivi perché, se c’è una cosa che non si può e non si deve sfruttare, è l’effetto annuncio». In sostanza, arredatori e Cosmit (la società che ha organizzato il Salone) lamentano: «Prima sono stati annunciati incentivi di dimensioni roboanti, con l’effetto di ritardare i pochi consumi che si sarebbero realizzati. Poi gli incentivi si sono rivelati molto più poveri di quelli annunciati con l’effetto di deludere i consumatori e di rimandare ancora gli acquisti».
Gli arredatori, insomma, non ci stanno e puntano, senza mezze misure, al riscatto della categoria. E dalla loro parte hanno i numeri: in questi giorni sono attesi in città 300mila visitatori e le novità presentate dagli stilisti dell’arredo sono più di 10mila. Davanti a una crisi che si sta rivelando più mordente del previsto, il mondo del mobile rilancia con le idee, con la creatività e con soluzioni improntate al risparmio energetico ed alla sostenibilità ambientale. Sperando di recuperare quegli 8 miliardi di fatturato in meno registrati l’anno scorso: dai 40 miliardi incassati nel 2008, i bilanci del 2009 avevano visto un calo a 32 miliardi.
La risposta da parte del Governo non si è fatta attendere e, a rassicurare il comparto, arrivano le parole di Daniela Santanché con la quale annunci che gli incentivi ci saranno anche per il mobile: «È stato organizzato un tavolo – ha assicurato il Sottosegretario all’ Attuazione del Programma – per studiare le misure più adatte ai problemi del comparto». I lavori partiranno il 22 aprile, ma già domani si dovrebbero conoscere i punti chiave delle iniziative che sono allo studio dell’esecutivo insieme ai vertici di Federlegno e Cosmit.
Le rassicurazione della Santaché arrivano dopo quelle giunte, quasi immediatamente da Roberto Formigoni, Governatore della Regione Lombardia, che, intervenuto all’inaugurazione, aveva ribadito il ruolo importante da sempre attribuito al settore in questa regione e la volontà di varare nuove misure per sostenere gli imprenditori del mobile. «Abbiamo fatto per intero la nostra parte e continueremo a farla anche in futuro – ha annunciato Formigoni -. Ho già in mente di convocare un incontro per esaminare la situazione e per studiare nuove misure».
Speriamo, dunque, di non trovarci nuovamente di fronte ad un déjà-vu e che stavolta alle parole seguano presto misure concrete (e fondi adeguati) per sostenere sì designer e artigiani, ma soprattutto i consumatori che intendano dotarsi di mobili e complementi di arredo sempre più ecologici e rispettosi dell’ambiente.