Il governo della Gran Bretagna ha deciso di finanziare con 450mila euro la Lomox, un'azienda gallese che con i suoi brevetti prevede nel giro di due anni di creare carte da parati e vernici in grado di illuminare gli ambienti con luce naturale e diffusa. Una tecnologia che permetterebbe di consumare molto meno delle attuali lampadine a basso consumo energetico
Se avete una casa esposta male al sole e le future bollette non promettono niente di buono, basta un po’ di pazienza! Nel giro di due anni tutto questo sarà solo un brutto ricordo. Il governo della Gran Bretagna ha deciso di finanziare con 450mila euro la Lomox, un’azienda gallese che con i suoi brevetti prevede nel giro di due anni di creare carte da parati e vernici in grado di illuminare gli ambienti con luce naturale e diffusa. Una tecnologia che permetterebbe di consumare molto meno delle attuali lampadine a basso consumo energetico.
Niente più lampade e neon quindi nel prossimo futuro: le pareti luminose sfrutteranno la già nota tecnologia dei diodi a emissione luminosa, ma abbassando notevolmente i costi di produzione e aumentando contemporaneamente il tempo di durata del materiale. I nuovi “led“, infatti, grazie a uno speciale mix di agenti chimici, non subiscono il processo di ossidazione, la ragione principale di deterioramento.
Perché si tratta di un sistema ecologico? La sostanza chimica messa a punto dalla Lomox, basata sulla tecnologia Oled, una nuova generazione di led, potrà essere usata per rivestire le pareti semplicemente come pittura o persino in modo stilizzato, e avrà bisogno di soli 3/5 volt, un potenza facilmente raggiungibile con il fotovoltaico da tetto o con semplice batterie. Il risultato ottenuto sarà una luce con tutta la gamma di colori, al pari di quella della nostra stella madre.
Un interruttore regolabile potrà poi permettere di scegliere l’intensità della luce così come avviene per le lampade già in commercio.
Il sistema è molto promettente e potrebbe essere impiegato anche per la retroilluminazione di televisori, display di computer e persino dei più piccoli cellulari. Se questa tecnologia si dimostrasse vincente la Gran Bretagna avrebbe a disposizione un significativo contributo al raggiungimento del taglio di emissioni del 34% entro il 2020. E, perché no, qualcun altro ne potrebbe approfittare.
Ken Lacey, l’amministratore delegato della Lomox, in un’intervista al Times ha annunciato che i primi prodotti saranno messi in commercio già nel 2012, e riguarderanno principalmente segnali e barriere stradali. “La luce è molto naturale e ha tutto il potenziale per le migliori soluzioni di arredamento – ha spiegato Lacey “.
Se tutto questo sarà possibile, presto potremmo sentire: “Ehi spegni quel muro sto cercando di dormire”
Alberto Maria Vedova