Per purificare l’aria basta mettere le tende giuste. Le PhotoSynth.Etica, ideate da due ragazzi italiani, producono ossigeno e eliminano l’anidride carbonica sfruttando la luce del giorno, proprio come fanno le piante. Un metodo apparentemente semplice che imita la natura e ci fa respirare in modo più sano.
Per purificare l’aria basta mettere le tende giuste. Le PhotoSynth.Etica, ideate da due ragazzi italiani, producono ossigeno ed eliminano l’anidride carbonica sfruttando la luce del giorno, proprio come fanno le piante. Un metodo apparentemente semplice che imita la natura e ci fa respirare in modo più sano.
L’inquinamento dell’aria, soprattutto nelle grandi città, ha ormai raggiunto livelli preoccupanti, con ripercussioni sull’ambiente e la nostra salute. La situazione si aggrava sia per l’emissione di sostanze nocive, sia perché, purtroppo, la deforestazione continua, sottraendo all’ambiente i meccanismi riparatori dei nostri stessi danni
Per questo una possibile soluzione è proprio piantare alberi e nel frattempo, magari, sviluppare delle tecniche che ne minimo l’efficacia: su questa idea sono state realizzate le PhotoSynth.Etica, le tende che catturano l’anidride carbonica e producono ossigeno per i nostri polmoni, progettate sia per edifici esistenti che nuovi.
A differenza di altre soluzioni analoghe pensate per l’inquinamento indoor, come la tenda Ikea Gunrid, questa assomiglia ad una vera e propria “cortina urbana”, come viene chiamata dagli ideatori, che sottrae all’atmosfera la CO2 e la immagazzina in tempo reale: circa un chilo al giorno, equivalente a quello di 20 alberi di grandi dimensioni. La struttura è composta da moduli 16,2 x 7 metri, ognuno dei quali funziona come un fotobioreattore, grazie alle presenza di microalghe viventi.
Tecnicamente l’aria urbana non filtrata (mediamente molto inquinata) viene introdotta nella parte inferiore della facciata per salire naturalmente attraverso un mezzo acquoso all’interno dei fotobioreattori bioplastici. Le molecole di CO2 e gli inquinanti atmosferici vengono dunque catturati e immagazzinati dalle alghe per poi essere trasformati in biomassa riutilizzabile. A quel punto l’ossigeno fotosintetizzato viene rilasciato dalla parte superiore di ciascun modulo.
Meccanismo semplice al quale si è aggiunto l’ingegno umano: il design è infatti a serpentina, in modo da ridurre il volume totale occupato dalle tende e aumentare il numero dei fotobioreattori. In questo modo è ottimizzato il processo di sequestro del carbonio.
Al lancio del prototipo, avvenuto alla fine dello scorso anno, il costo della struttura era stimato tra i 300 e i 2000 euro al metro quadrato ma si stanno studiando ora soluzioni più economiche, in modo che le tende possano essere usate anche a livello casalingo/condominiale.
EcoLogicStudio è uno studio di architettura e design urbano di Londra fondato da due italiani, Marco Poletto e Claudia Pasquero, operante in un consorzio partner di Urban Morphogenesis Lab – UCL e Synthetic Landscapes Lab – Università di Innsbruck. La tenda rivoluzionaria è stata presentata a Dublino durante la settimana del Climate Innovation Summit 2018.
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Roberta De Carolis
Foto: EcoLogicStudio