Natale ecosostenibile: il DecAlbero del WWF VS i consigli di Greenpeace

Il dec-albero del WWF e il decalogo di Greenpeace a confronto per un Natale sempre più all'insegna della sostenibilità

Natale all’insegno del risparmio e della sostenibilità. Come ogni anno il WWF e Greenpeace hanno pubblicato il decalogo per un Natale green, con pochi, semplici accorgimenti. La corsa al consumismo con annesso spreco è una costante del periodo delle feste natalizie. Perché allora non cercare di limitare i danni, nel nostro piccolo?

Vi proponiamo qui di seguito, stile intervista doppia, i consigli forniti dal WWF e da Greenpeace per un Natale all’insegna della sostenibilità, con il dec-albero e il decalogo per un Natale Green.

Albero di Natale

WWF. Si parte col simbolo del Natale, per eccellenza. Perché allora non optare per un albero sostenibile? Il consiglio del WWF è quello di rinunciare all’acquisto del classico abete coltivato apposta per la festività, e addobbare i nostri alberi tipici, che abbiamo in terrazzo o in giardino. E se proprio non sappiamo rinunciare all’abete tradizionale, è importante controllare che sia certificato ovvero prodotto in vivai specializzati per i periodi natalizi, e tenerlo rigorosamente lontano da fonti di calore, meglio se in balcone o in giardino. Dopo le feste possiamo sempre piantarlo in un giardino o parco pubblico in città. Altrimenti si può optare per gli alberi artificiali realizzati con materiale riciclato (cartone, plastica) che una volta acquistati durano a lungo.

Greenpeace. L’associazione ambientalista invita a scegliere “l’amico delle foreste”. Invece di comprare quello vero meglio utilizzare i rami di potatura dei nostri boschi.

Luminarie

WWF. Luminarie salva-clima. Illuminare case e strade 24 ore al giorno comporta un inutile aumento dei consumi elettrici e delle emissioni. Il consiglio del WWF è quello di preferire lampadine a basso consumo o a led. Risparmio garantito anche in bolletta.

Greenpeace. Stesso suggerimento, preferire quelle a risparmio energetico e per creare l’atmosfera natalizia meglio lampade fluorescenti compatte (classe A).

Cenone

WWF. Evitare piatti, bicchieri e posate usa e getta, risparmiando acqua, detersivo, denaro e rifiuti.

Greenpeace. Se proprio non si riesce ad evitare l’uso di prodotti di carta usa e getta, prima di acquistarli è utile consultare la guida “Foreste a rotoli

Pesce a tavola e altro.

WWF. Niente foi gras, caviale o aragoste. Secondo il WWF, meglio evitare prodotti come il patè de foi gras (che comporta enormi sofferenze agli animali), datteri di mare (specie protetta dalla CITES e la cui raccolta provoca la distruzione di scogliere marine), aragoste (sull’orlo dell’estinzione e ‘cucinate’ con metodi crudeli). Il caviale è ricavato da diverse specie di storioni, molte delle quali sono già commercialmente estinte in molte aree del Pianeta. E per orientarsi in pescheria si può scaricare la guida “Sai che pesci pigliare?”.

Greenpeace. Evitare merluzzo, gamberi, tonno e pesce spada. Preferire il pesce azzurro, ma utile rimane consultare la guida ai consumi ittici. Attenzione anche al tonno in scatola, troppo spesso nelle nostre scatolette finiscono specie pescate con metodi ben poco sostenibili.

Prodotti locali

WWF. Più prodotti locali e di stagione, poca carne. Per il cenone scegliamo ricette tradizionali a base di ingredienti di stagione e locali, ridurremo le emissioni di CO2 (legate soprattutto ai trasporti e alle coltivazioni in serra) e guadagneremo in gusto e freschezza. Prodotti a Km zero, a tutto vantaggio della genuinità, cui andrebbe associato un consumo minore di carne.

Greenpeace. Meno carne e prodotti a derivazione animale. Questa la ricetta più gradita da mettere a tavola questo Natale. Si ridurrà così l’impatto sull’ambiente e sul clima. Privilegiare inoltre i prodotti provenienti da agricoltura biologica, locali e stagionali.

6. Vacanze

WWF. Turismo responsabile che aiuta la biodiversità. Quest’anno il WWF organizza viaggi alla scoperta della natura che sostengono progetti per la biodiversità. Tra le mete, Tenerife, Giordania, Madeira, Tanzania, Guatemala, Senegal e la new entry Madagascar. E per chi preferisce stare in Italia, il campo avventura sul Gran Paradiso e le Fattorie del Panda.

Greenpeace. Meglio evitare l’aereo se non strettamente indispensabile, meglio treno e nave, visto che l’aereo ha un impatto ambientale 10 volte maggiore rispetto a quello di un viaggio in treno.

Regali

WWF. Niente specie esotiche o prodotti derivati che alimentano il commercio illegale.

Greenpeace. Se si desidera regalare un capo d’abbigliamento sportivo o glamour meglio scegliere aziende “toxics free”! Grazie alla campagna Detox lanciata a luglio 2011 aziende come Nike, Adidas, Puma e H&M si sono impegnate a eliminare entro il 2020 le sostanze tossiche dai prodotti in commercio.

Shopping

WWF. In bici o con mezzi pubblici, muniti di sporte riutilizzabili.

Greenpeace. E se si sceglie in libro, meglio preferire quello in carta amica delle foreste.

Tecnologia efficiente

WWF. Elettrodomestici e apparecchi tecnologici solo se “efficienti”.

Greenpeace. Regali hi-tech? Verifichiamo prima se rispettano l’ambiente aiutandoci con l’Eco-guida.

Prodotti equo-esolidali

WWF. Sì a prodotti biologici, del commercio equo e solidale e a basso impatto ambientale e sociale oppure adotta una specie a rischio su www.wwf.it/adozioni.

Greenpeace. Perché non regalare l’iscrizione da cyberattivista di Greenpeace?

Piaciuti? Ed ecco infine i nostri consigli per un Natale Green in 7 mosse

Francesca Mancuso

Leggi anche Decorazioni dell’albero fai-da-te per un Natale all’insegna del riciclo

Leggi tutti i nostri articoli sull’albero di Natale

Leggi tutti i nostri articoli sul Natale

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram