Siamo andati a seguire per voi un paio di workshop che si sono svolti a Torino dedicati a insegnare come fare le decorazioni natalizie a partire dal riciclo creativo della materia prima domestica.
Ogni anno la solita storia. Cinque minuti per fare mente locale sul luogo in cui è stato riposto lo scatolone delle decorazioni. Poi si prende lo sgabello per tirare giù il malloppo e lo si apre. Non è raro che la reazione sia una storta di naso di fronte all’idea di fare un albero di Natale uguale a quello dell’anno scorso. A questo punto si apre un bivio: da un lato la soluzione veloce e sprecona che prevede di ricomprare il corredo delle decorazioni ex-novo e dall’altro quella sostenibile e creativa che invece suggerisce di prendere quello che c’è già in casa e provare ad addobbare l’albero in modo completamente nuovo.
Ovviamente noi di greenMe.it suggeriamo caldamente la seconda e per questo motivo siamo andati a seguire per voi un paio di workshop che si sono svolti a Torino, proprio dedicati a insegnare come fare le decorazioni natalizie, a partire dalla materia prima domestica. L’obiettivo dell’iniziativa, in realtà, è decisamente più ampio del riciclare l’albero di natale 2010. Piuttosto, vuole portare l’attenzione sul fatto che esiste un movimento costituito di piccoli artigiani e designer che si sta mettendo alla prova con materie prime nuove e generalmente usate, per dare vita a forme di autoproduzione dal basso. In questo contesto, l’iniziativa si articola come un modo per sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sul fenomeno. Il progetto si intitola Ri.Nuovi e vede il coinvolgimento dell’Associazione Manamanà, già impegnata nella creazione del Mercato Senza Moneta, dell’Associazione Bazura, che raccoglie una rete di appassionati di riciclo creativo, e del quartiere di San Salvario.
Gli workshop si sono svolti all’interno di diversi locali, tra la curiosità e gli sguardi lunghi dei commensali attorno che, tra un boccone e l’altro si divertivano ad appuntare, anche loro, qualche consiglio su come riciclare gli odiati rotolini della carta igienica.
Si parte proprio da queste famigerate anime di carta per creare bellissime palline decorative. Basta tagliare il rotolo in tre parti uguali, pitturarle del colore che si preferisce e poi incastrarle a nido, fissare le due estremità della sfera con una puntina e incastrare un filo di spago per appenderla.
Se avete disponibilità di rotoli della carta igienica (o in alternativa della carta da cucina), le possibilità di riuso non mancano. Basta tagliarli in cilindri dello spessore di circa due/tre centimetri, prendere le estremità e schiacciare fino a formare un’ellisse. Colorare. E dopo aver fatto asciugare i piccoli petali così ottenuti, unire una delle estremità in modo da generare una forma che assomiglia a quella di un cristallo di neve.
Avete poi in mente le cialde del caffè della macchinetta automatica? Di solito vengono buttate appena usate e invece sono dei validi supporti per fare delle splendide decorazioni. Basta farle essiccare sul termosifone fin quando non diventano dure. In questo modo acquisiscono una superficie perfetta per essere pitturate o per colorarci sopra delle stelle colorate.
Oppure, avete buste di plastica in casa da dismettere? Dal momento che saranno illegali a partire dal primo gennaio, può essere un bel gesto provare a far vivere loro una nuova vita. Le si taglia a listarelle, come si farebbe con le carote e poi le si attorciglia attorno ad un’anima di cartone del diametro di circa sette centimetri con il buco in mezzo. Al termine le si lega fino a che tutte le listarelle non diventeranno i fili di un pon pon.
Esistono modi molto semplici anche per evitare di comprare alberi di natale di plastica. La sostituzione può essere fatta con pratici fili di lucine attorcigliati attorno ad anime di fil di ferro girati in modo da formare una spirale. Oppure si possono raccogliere bottiglie di plastica da mezzo litro e farci un albero decisamente originale.
Si prendono una trentina di bottigliette (potete raccoglierle dalle scrivanie dei vostri colleghi e non sarà difficile accumularne) e si taglia via il fondo per un’altezza di circa quattro centimetri. Le si attacca una all’altra con delle puntine in modo da creare un triangolo del lato di circa venticinque centimetri leggermente concavo. Successivamente si prendono tre bastoni lunghi. È possibile riutilizzare quelli che si trovano all’interno delle confezioni delle bustone per l’immondizia. Si prendono le restanti parti delle bottigliette di plastica e le si taglia a frange. Dopo di che le si infilano lungo i bastoni in modo alternato. Prima una dal tappo, poi un’altra dal fondo, fino ad arrivare a ricoprire il bastone.
Al termine si chiudono i tre bastoni con uno spago a mo’ di capanna. Il vostro albero acquisterà ancora più colore se all’interno farete passare una lampadina che ne valorizzerà gli effetti di trasparenza.
A questo punto non resta che tentare.
Pamela Pelatelli
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