Le lucine sono caratteristiche del periodo delle festività natalizie quando tante famiglie le utilizzano per creare un’atmosfera magica in casa o in giardino. Ma sono realizzate con materiali sicuri? E quanto inquinano? Per capire questo, in Germania sono stati testati in laboratorio 4 differenti prodotti.
Le lucine sono caratteristiche del periodo delle festività natalizie quando tante famiglie le utilizzano per creare un’atmosfera magica in casa o in giardino. Ma sono realizzate con materiali sicuri? E quanto inquinano? Per capire questo, in Germania sono stati testati in laboratorio 4 differenti prodotti.
L’Associazione federale tedesca per l’ambiente e la conservazione della natura (BUND), in vista del Natale, ha voluto testare 4 lucine vendute comunemente online o nei supermercati, facendole esaminare in laboratorio per valutare l’eventuale presenza di sostanze nocive.
I prodotti esaminati sono stati i seguenti:
- Lucine Almaga di Globo, vendute da Obi (contenuto inquinanti 27%)
- Lucine LED da esterno, 40 pezzi bianco caldo di Hellum, venduto da Amazon (contenuto inquinanti 24%)
- Tubo luminoso a LED , bianco caldo, 10m di Salcar GmbH, venduto da Amazon (contenuto di inquianti 11,2%)
- Stringa di luce a LED con 80 diodi di Konstsmide, venduta tramite Käthe Wohlfahrt (contenuto di inquinanti 0,16%)
Il risultato è stato scioccante: le luci di Natale contengono grandi quantità di sostanze dannose per la salute e l’ambiente. In particolare si tratta di ftalati e cloroparaffine.
In 3 prodotti su 4 il contenuto di sostanze inquinanti era così elevato che le lucine, a detta del BUND, non dovrebbero proprio essere vendute.
Più nello specifico, i laboratori hanno trovato: plastificanti DEHP e DBP (ftalati) e cloroparaffine. I primi sono considerati tossici per la riproduzione, accusati di causare un maggior rischio di pubertà prematura, asma, carcinoma mammario, obesità, diabete, basso QI e ADHD. Per questo sono vietati nell’Ue in giocattoli e articoli per bambini in concentrazioni superiori allo 0,1 percento.
Il problema è che gli ftalati, presenti nei prodotti, nel tempo evaporano, si legano alla polvere domestica e possono essere inalati. Per quanto riguarda le cloroparaffine (SCCP), invece, si tratta di inquinanti di lunga durata che contaminano acque e suolo, accumulandosi nella rete alimentare e raggiungendo quindi gli uomini. Le paraffine clorurate a catena corta sono considerate cancerogene.
Gli inquinanti sono stati rilevati in concentrazioni significative fino al 27%, dato allarmante dato che l’uso di ftalati e paraffine clorurate negli apparecchi elettrici, al pari che nei giocattoli, è vietato in tutta l’UE.
Come ricorda il BUND, ai sensi della normativa REACH dell’UE, i consumatori hanno il diritto di sapere se un prodotto contiene sostanze chimiche pericolose. I produttori e i distributori sono tenuti per legge a fornire informazioni entro 45 giorni se i loro prodotti superano i livelli di inquinanti dello 0,1%.
Per questo il BUND ha chiesto alle società di rimuovere immediatamente i prodotti inquinati dal mercato.
Come scegliere le lucine per le decorazioni natalizie
L’Associazione federale tedesca per l’ambiente ha poi voluto dare dei consigli ai consumatori per le proprie decorazioni natalizie luminose:
- Ove possibile, scegliete le candele meglio se in cera d’api.
- Evitate i prodotti in PVC morbido e quelli economici in plastica dura
- Restituire al rivenditore prodotti in plastica dall’odore troppo intenso
- Prestare attenzione alle etichette ecologiche come la Blue Angel (promossa dal governo federale tedesco dal 1978 per la protezione delle persone e dell’ambiente)
QUI altri consigli utili per scegliere lucine per gli addobbi sicure.
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