Inventata la scatola di cartone eco: due ragazzi rivoluzionano il mondo del packaging

Una scatola di cartone eco che faccia risparmiare tempo negli imballaggi ed energia. L'hanno (re)inventata due giovani studenti

Una scatola di cartone eco che faccia risparmiare tempo negli imballaggi ed energia. L’hanno (re)inventata due giovani studenti della Albert Nerken School of Engineering della Cooper Union, Henry Wang e Chris Curro.

Partendo dal presupposto che le scatole da imballaggio avrebbero un costo eccessivo, sarebbero difficili da aprire e presenterebbero un po’ di difficoltà anche nella fase di confezionamento, i due ragazzi hanno pensato di generare una scatola più amica dell’ambiente e dell’uomo.

Ed è ecco che è venuto fuori il Rapid Packaging Container.

I costi di una normale scatola di cartone, sono – pare assurdo – abbastanza elevati: solo negli States ogni anno vengono prodotte 100 miliardi di scatole usa e getta. Parte di esse viene riciclata, ma ancora 63 miliardi di scatole di cartone continuano a essere prodotte annualmente con alberi appena abbattuti.

Con il Rapid Packaging Container, invece, l’utilizzo di cartone si riduce del 15-20% rispetto a quello di una normale scatola di imballaggio pur mantenendo la stessa capacità di carico. I due ragazzi hanno infatti pensato di creare la parte inferiore con un unico pezzo di cartone in grado di eliminare molti rifiuti, a differenza delle normali scatole che sono formate da due estremità aperte e un fondo rinforzato dal doppio cartone e consolidato con un nastro.

La scatola Rapid, inoltre, è pensata per essere chiusa in totale autonomia, al massimo con un nastro di rinforzo nella parte superiore alla fine del “lavoro” per il quale si impiegano pochi secondi.

Qui sotto il video, prodotto nel tentativo di trovare i finanziamenti per l’ulteriore sviluppo e la produzione del prototipo.

Il premio. Per la loro idea, l‘anno scorso Curro e Wang hanno vinto un premio di 5mila dollari all’Invenction Factory, una competizione estiva tra studenti in corso su progetti potenzialmente brevettabili. Mica male, no?

Germana Carillo

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