Sbarca a Sydney il catamarano Plastiki costruito con 12.500 bottiglie di plastica

Ieri, dopo mesi di attesa, il catamarano Plastiki, realizzato con bottiglie di plastica recuperate dal mare, è finalmente approdato nella baia di Sydney, dopo un viaggio durato quattro mesi in cui l’imbarcazione ecosostenibile ha attraversato ben 10.000 miglia nautiche.

Ieri, dopo mesi di attesa, il catamarano Plastiki, realizzato con bottiglie di plastica recuperate dal mare, è finalmente approdato nella baia di Sydney, dopo un viaggio durato quattro mesi in cui l’imbarcazione ecosostenibile ha attraversato ben 10.000 miglia nautiche.

Partito da San Francisco, Plastiki ha attraversato tutto l’oceano Pacifico fino ad arrivare in Australia: non male per un catamarano lungo venti metri, costruito con 12.500 bottiglie e un materiale innovativo totalmente riciclabile, chiamato Seretex.

L’idea è nata grazie all’iniziativa del trentunenne David, della famiglia de Rothschild, che si è cimentato in questo progetto per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi dell’inquinamento negli oceani, dovuto soprattutto ai contenitori e alle buste di plastica.

Al comando dello speciale catamarano c’erano sei persone, incluso de Rothschild, che hanno visitato gli stati-arcipelago di Kiribati, Samoa occidentale e Nuova Caledonia, dove il mare si sta trasformando in uno zibaldone di rifiuti vari, per parlare a tutti dell’inquinamento marino causato dai rifiuti che nel Pacifico formano intere isole di spazzatura (Pacific Garbage Patch): un’occasione per mostrare al mondo intero i danni provocati da ciò che gettiamo in acqua e l’importanza del riciclo.

plastiki

Ho visto tanta spazzatura in mare aperto, soprattutto plastica. Quello che dobbiamo fare è cambiare atteggiamento, imparare a riciclare e a non gettare immondizie soprattutto negli oceani” – ha commentato il giovane navigatore alla fine del suo lungo viaggio – “nessuna nazione si assume la responsabilità di questo Stato fatto di rifiuti”.

E poi a proposito del rapporto tra inquinamento e salute umana, ha concluso: “Sappiate che non è una cosa lontana dalla nostra vita… Dove credete che finiscano i pezzettini di plastica che ingoiano ogni giorno milioni di pesci?”.

Per maggiori informazioni sul progetto: www.theplastiki.com oppure potete rimanere aggiornati sulla pagina Facebook o su Twitter

Verdiana Amorosi

Foto: Flickr

Leggi il nostro articolo sulla spedizione del Plastiki

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