Boyan Slat, il ragazzo che salverà gli oceani dalla plastica (VIDEO)

E’ uno dei progetti ambientali più ambiziosi del Pianeta, perché potrebbe eliminare finalmente le microplastiche dagli oceani riducendo in maniera drastica l’inquinamento marino.

È uno dei progetti ambientali più ambiziosi del Pianeta, perché potrebbe eliminare finalmente le microplastiche dagli oceani riducendo in maniera drastica l’inquinamento marino.

Una storia che vi avevamo già raccontato agli albori, quando l’allora diciottenne Boyan Slat aveva ideato un dispositivo per raccogliere ben 7.250.000 tonnellate di rifiuti in soli 5 anni. Oggi arriva la bella notizia: il ragazzo è riuscito a raccogliere il denaro necessario per realizzare il suo prototipo.

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boyan

“Ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare. Questo causa un problema ambientale perché almeno un milione di uccelli marini e 100mila mammiferi, tra cui la foca monaca e le tartarughe muoiono per i detriti, un grave danno sull’economia dei paesi per la rimozione dalle spiagge dei rifiuti nonché numerosi effetti sulla salute”, si legge sul sito.

L’allora giovane studente, classe 94 aveva iniziato a ipotizzare quello che attualmente è l’Ocean Array Cleanup, un dispositivo profondo tre metri con due lunghe braccia per catturare i rifiuti, una sorta di imbuto gigante. L’angolo dei bracci spinge la plastica a galleggiare nella direzione della piattaforma di raccolta. Qui viene poi filtrata, separata dal plancton e conservata per il riciclo.

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Gli studi di fattibilità avevano dimostrato l’efficacia dell’invenzione e Slat è andato avanti raccogliendo sulla piattaforma 1 milione e mezzo di euro per costruire il dispositivo che in questi giorni, inizia a essere testato nel mare del Nord.

ocean cleanup

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Un momento storico che potrebbe segnare una svolta ambientale. L’Ocean Array Cleanup non usa combustibili di alcun tipo per attirare la plastica ma sfrutta le correnti oceaniche naturali e il vento e le barriere galleggianti sono state progettate per impedire agli abitanti del mare di rimanere impigliati.

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Dominella Trunfio

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