Non ci sono casseforti e i soldi non vengono nascosti sotto il materasso ma spesso vengono appesi fuori dalla porta in sacchetti colorati in attesa della consegna del pane. Non siamo nel mondo delle favole, ma ad Eibenthal, un piccolo villaggio rumeno dove…non ci sono ladri!
Non ci sono casseforti e i soldi non vengono nascosti sotto il materasso ma spesso vengono appesi fuori dalla porta in sacchetti colorati in attesa della consegna del pane. Non siamo nel mondo delle favole, ma ad Eibenthal, un piccolo villaggio rumeno dove…non ci sono ladri!
Immerso tra le colline della Romania occidentale, Eibenthal è principalmente popolato da cittadini di nazionalità ceca, è fisicamente tagliato dal Danubio e forse la sua non facile accessibilità lo rende un gioiellino.
Un paese così tranquillo che non c’è stata mai notizia di furto, non è mai sparito un soldo, ma neanche il giornale da dietro la porta. Gli abitanti, infatti, lasciano i soldi in un sacchetto appeso dietro la porta per il fattorino che arriva da un altro villaggio.
“Lascio il sacchetto lì e vado a lavorare nei campi, quando torno la sera trovo il pane e il resto dovuto. Sono arrivata in questo villaggio durante la guerra e ci sono rimasta. I miei nipoti mi incoraggiano a trasferirmi in un posto meno isolato ma a me piace stare qui” dice Stefan Benedict.
“Quando le persone del nostro villaggio vanno a lavorare nella Repubblica Ceca vengono chiamati zingari rumeni, mentre quando qualcuno si arrabbia qui in Romania, ci chiama zingari cechi. È come se noi non appartenessimo a nessuno”, continua.
Un villaggio tranquillo che si è conquistato nel tempo una buona reputazione di comunità senza ladri, un po’ come succede ancora oggi in molti paesini dell’entroterra dove tutti si conoscono e si rispettano. Non a caso qui, non c’è una stazione di polizia e francamente non ce n’è bisogno. Non c’è criminalità e negli ultimi 20 anni nessuno ha mai riferito di un furto.
L’idea di lasciare i soldi fuori risale al 1996 quando l’unica bottega del villaggio ha chiuso i battenti. Da allora, due volte la settimana arriva un fattorino che percorrere oltre 20 chilometri per portare pane e provviste. Chi non si trova in casa, lascia un biglietto e i soldi.
“Ci conosciamo tutti e ci vogliamo bene. Se qualcuno ha bisogno di qualcosa basta chiedere, non c’è bisogno di rubare”, spiega il sindaco Victor Doscocil.
Pensate sia replicabile anche nella vostra città o sia solo un’utopia?
Leggete anche questa buona pratica:
Dominella Trunfio