La musica contro il terrorismo nei luoghi distrutti dalla guerra. Il maestro iracheno Karim Wasfi suona il suo violoncello laddove le bombe hanno lasciato solo le macerie. Un modo per dimostrare, attraverso le note, resistenza al terrorismo.
La musica contro il terrorismo nei luoghi distrutti dalla guerra. Il maestro iracheno Karim Wasfi suona il suo violoncello laddove le bombe hanno lasciato solo le macerie. Un modo per dimostrare, attraverso le note, resistenza al terrorismo.
La sua storia ha fatto il giro del mondo, perché da tre anni a questa parte, il maestro Wasfi rinomato direttore dell’Orchestra Nazionale Sinfonica Irachena, porta la musica nei luoghi distrutti dalle bombe.
Quando nel 2015 a Baghdad nell’affollato distretto di Mansour, un auto carica di esplosivo era esplosa uccidendo 10 persone e ferendone 27, era successo qualcosa di molto insolito. Karim Wasfi si era presentato davanti ai soldati e alla polizia tirando fuori il suo violoncello. Seduto su una sedia, aveva iniziato a suonare. Le foto e video sono diventati virali in tutto il mondo.
“La musica e la cultura sono importanti quanto cibo e acqua. Ho suonato tra le macerie per raggiungere un equilibrio tra bruttezza e bellezza. Da un lato, atti di terrorismo indecenti, dall’altro la creatività e la raffinatezza”, spiegava Wasfi.
Le note musicali avevano invaso i cuori della gente, ormai rassegnata e abituata solo alle bombe. I soldati piangevano, le persone si baciavano e si abbracciavano.
“Dopo tanto tempo, si sono sentiti umani e si sono sentiti apprezzati e rispettati, il che non mi sorprende. L’obiettivo era quello di creare vita, condividere speranza, perseveranza, dedizione”, diceva il maestro.
La musica però non piaceva ai gruppi armati in Iraq che erano contrari anche alle esibizioni pubbliche.
“Il governo non mi ha offerto alcuna protezione. Non sono minacciato e non mi sento intimidito. Ma qui non si tratta solo di sfidare il terrore, ma una mentalità chiusa e arretrata”.
Video: Peace News Network
Secondo il maestro Wasfi, la musica ispira le persone, è educativa, può renderti creativo e ha un impatto positivo sull’umore.
“Sono felice di aver trasmesso un mio messaggio. Specialmente in questa parte del mondo, le persone hanno le risorse, la manodopera, i beni, il tempo, la geografia, l’atmosfera, il tempo, il sole, la vitamina D. Insomma, tutte le ragioni per vivere in pace”.
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Dominella Trunfio