Trash Free: l’uomo che vive (quasi) senza produrre rifiuti da 2 anni e mezzo

Uno stile di vita molto frugale, condotto quasi senza produrre rifiuti: un’impresa impossibile? In Michigan Darshan Karwat lo sta sperimentando e sta facendo notizia per aver portato avanti uno stile di vita incredibilmente sostenibile negli ultimi due anni.

Uno stile di vita molto frugale, condotto quasi senza produrre rifiuti: un’impresa impossibile? In Michigan Darshan Karwat lo sta sperimentando e sta facendo notizia per aver portato avanti uno stile di vita incredibilmente sostenibile negli ultimi due anni.

Per due anni e mezzo ha rinunciato al fast food, ad acquistare vestiti nuovi e persino alla carte igienica, fino ad arrivare al punto di produrre solo due sacchetti di spazzatura in un anno intero.

Karwat, che è originario dell’India, ha iniziato il suo esperimento circa due anni e mezzo fa, quando viveva a Ann Arbor. L’ispirazione per iniziare la sfida della riduzione dei rifiuti è arrivata nel momento in cui ha appreso dalla radio la storia di una coppia inglese che stava riuscendo a vivere quasi senza produrre spazzatura.

Subito dopo ha dunque deciso di avviare il proprio esperimento di attivismo individuale, anche se di fronte ai grandi problemi ambientali del Pianeta si sentiva un po’ solo.

Ecco allora che per raggiungere l’obiettivo di una drastica riduzione dei rifiuti sono stati necessari alcuni sacrifici, come la rinuncia ad acquistare la maggior parte dei cibi confezionati e la riduzione delle spese per arredamento e accessori per la casa. Ha cercato, inoltre, di portare sempre con sé un piatto e delle posate riutilizzabili, per evitare la plastica.

L’utilizzo di oggetti monouso si è drasticamente ridotto sia a casa che nel laboratorio in cui ha lavorato. L’esperimento ha rappresentato non solo una sfida ma anche un ritorno alle vecchie abitudini degli anni trascorsi in India durante l’infanzia, dove la sua vita era stata decisamente frugale, anche se non per libera scelta.

zero trash 2

L’esperimento Trash Free lo ha portato ad essere più presente nelle proprie scelte e a riconoscere ciò che è davvero importante, indipendentemente da quello che pensano gli altri. Con il trasferimento da Ann Arbor a Washington, la sfida si sta facendo più difficile, anche perché qui la raccolta differenziata funziona diversamente. Ma Karwat non ha nessuna intenzione di arrendersi e continuerà ad impegnarsi per produrre il quantitativo minore di rifiuti possibile.

Marta Albè

Fonte foto: Washington Post

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