Il rapporto Zoomafia 2023 di Lav fotografa ancora una volta una situazione drammatica di abusi e sfruttamento di animali nel nostro Paese. Per la prima volta, però, una Commissione parlamentare ha ricevuto l’incarico di indagare sulle attività illecite legate al fenomeno delle cosiddette zoomafie
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È uscito il nuovo Rapporto Zoomafia 2023 della Lav che purtroppo, anche quest’anno, fotografa una situazione di crimini contro gli animali ormai sistematica nel nostro Paese.
Giunto alla sua ventiquattresima edizione, il report analizza lo sfruttamento criminale di animali avvenuto nel 2022, e i dati sono allarmanti. Si registra infatti davvero di tutto: combattimenti tra animali, corse clandestine di cavalli, scommesse illegali, traffico di cuccioli, contrabbando di fauna, bracconaggio, malaffare negli allevamenti, illegalità nei canili, macellazione clandestina, pesca illegale, sofisticazioni di alimenti di origine animale e tanto altro ancora.
Il Rapporto Zoomafia 2023 rivela che nel 2022 sono stati aperti circa 25 fascicoli al giorno (l’anno prima erano 26), uno ogni 58 minuti, con circa 13 indagati al giorno (l’anno precedente 14), uno ogni 110 minuti, per reati contro gli animali.
Una situazione più o meno stazionaria rispetto a quella dello scorso anno che dimostra l’urgenza di affrontare il problema della zoomafia e di proteggere seriamente gli animali dai troppi crimini di cui sono ancora vittime.
I crimini contro gli animali più diffusi
Il rapporto sottolinea che le corse clandestine di cavalli rappresentano uno dei principali problemi, non solo per il maltrattamento inflitto agli animali coinvolti, ma anche perché rappresentano un settore ad alto rischio di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
Nel 2022, sono stati registrati 6 interventi da parte delle forze dell’ordine, con 6 corse clandestine scovate, 54 persone denunciate e 5 cavalli sequestrati. Nel corso di 25 anni di raccolta dati per il rapporto sulla zoomafia, sono state denunciate 4223 persone, con 1389 cavalli sequestrati e 155 corse e gare clandestine bloccate o denunciate.
I combattimenti tra animali sono un altro aspetto preoccupante del panorama italiano. Nel marzo 2022, la Polizia di Stato ha interrotto un combattimento tra cani a Canicattì (AG) che coinvolgeva decine di persone, compresi due minorenni. Nel corso di 25 anni, sono stati sequestrati circa 1348 cani da combattimento e 120 galli, con 559 persone denunciate e 17 arrestate.
In merito ai canili e agli allevamenti, nel 2022 sono stati sequestrati solo 3 canili con un totale di 390 cani e 5allevamenti. Tuttavia, dal 2004 al 2022 compreso, sono stati sequestrati almeno 82 canili con 9603 cani e 200 gatti, per un totale di 103 persone denunciate.
Un aspetto particolarmente allarmante riguarda il traffico di cuccioli, alimentato dalla domanda di cuccioli di razza. La tratta dei cuccioli dai Paesi dell’Est si conferma come un business altamente redditizio che coinvolge migliaia di animali ogni anno e organizzazioni internazionali ben organizzate.
Nel 2022, sono stati sequestrati almeno 215 cani e 30 persone denunciate. Dal 2010, anno di entrata in vigore della legge contro la tratta dei cuccioli, fino al 2022 compreso, sono stati sequestrati 7230 cani e 92 gatti, con 430 persone denunciate.
La fauna selvatica è anch’essa minacciata da bracconaggio e vendite illegali, spesso facilitati dal commercio online. Nonostante siano state introdotte nuove normative più stringenti per la registrazione e l’identificazione degli animali selvatici ed esotici, il commercio su internet continua a prosperare.
La geografia dei crimini contro gli animali
Anche quest’anno la Procura di Brescia mantiene il suo triste primato e si conferma quella con più procedimenti iscritti per reati contro gli animali: 439 con 304 indagati. Si tratta in particolare di procedimenti per reati venatori o contro la fauna selvatica (il 49.43% del totale).
Anche la Procura con meno procedimenti per reati contro gli animali è una conferma rispetto allo scorso anno e si tratta di Savona con soli 4 procedimenti e 3 indagati, a pari merito con quella di Fermo.
Per quanto riguarda i dati delle Procure presso i Tribunali per i Minorenni, i procedimenti relativi al 2022 sono sempre in numero maggiore a Brescia (5 procedimenti e 2 indagati). A seguire vi sono Milano e Torino, entrambe con 3 procedimenti e 4 indagati.
Combattere i reati contro gli animali
Il rapporto sottolinea la necessità di combattere questi reati con determinazione e la LAV ha chiesto all’Ufficio di Presidenza della Commissione bicamerale di inchiesta “Sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari” di avviare un’attività istruttoria sulla zoomafia e lo sfruttamento criminale di animali.
È fondamentale infatti riconoscere che gli abusi contro gli animali sono reati gravi e che la lotta contro la zoomafia richiede un impegno congiunto delle autorità, delle organizzazioni per la protezione degli animali e dei singoli cittadini.
E qualcosa si sta muovendo in questo senso, come ha dichiarato Ciro Troiano, criminologo e responsabile Osservatorio Zoomafia:
Per la prima volta una Commissione parlamentare ha ricevuto l’incarico di “indagare sulle attività illecite legate al fenomeno delle cosiddette zoomafie” e questo è un fatto storico. Un importante risultato che finalmente annovera nella questione criminale anche condotte delinquenziali che vedono gli animali come un mero strumento per introiti e proventi illeciti. Del resto la criminalità organizzata è un fenomeno cangiante e totalitario e come tale tenta di monopolizzare e controllare qualsiasi condotta umana attraverso il controllo del territorio, dei traffici criminali, inclusi quelli legati all’ambiente e agli animali.
La tutela degli animali deve diventare una priorità nazionale, e il rapporto fa capire bene anche dove è necessario intervenire prontamente. La Commissione parlamentare di inchiesta è ora chiamata a compiere un passo storico investigando sul fenomeno delle zoomafie e proteggendo il benessere degli animali nel nostro Paese.
Se volete approfondire l’argomento, potete leggere una sintesi del Report Zoomafie 2023 QUI.
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Fonte: LAV
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