Sequestrati due zoo in Sardegna: le immagini choc degli animali

Animali ridotti in spazi angusti e fatiscenti, in condizioni inaccettabili. sono pantere, leopardi, leoni, tigri e scimmie detenuti nello "zoo" di Guspini, a Cagliari), sequestrato per assenza di regolari licenze

Animali ridotti in spazi angusti e fatiscenti, in condizioni inaccettabili. sono pantere, leopardi, leoni, tigri e scimmie detenuti nello “zoo” di Guspini, a Cagliari), sequestrato per assenza di regolari licenze.

Due blitz paralleli in altrettante strutture zoologiche sul territorio sardo sono stati, infatti, effettuati dal personale del Servizio CITES centrale del Corpo forestale dello Stato in collaborazione con il Nucleo Operativo CITES di Cagliari ed il personale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della regione Sardegna.

Gli zoo sono entrambi risultati abusivi perché privi della licenza prevista dalla normativa in materia, nonostante ospitassero numerosi animali, tra i quali alcuni appartenenti a specie pericolose per la pubblica incolumità, e consentissero da tempo l’ingresso del pubblico.

Nel primo caso, in provincia di Medio Campidano, un vero e proprio zoo, che aveva già fatto parlare di sé qualche giorno fa per la fuga di un leopardo, poi recuperato dallo stesso proprietario e riportato in gabbia, è stata sequestrata l’intera struttura e gli animali ospitati: 6 leopardi, una tigre e 3 macachi. Elevate sanzioni amministrative per 33mila euro totali e tuttora in corso le indagini legate alla corretta applicazione della normativa sulla detenzione di animali pericolosi e CITES.

Da qui vengono le immagini choc duffuse dalla LAV in esclusiva. Sono state scattate durante un’investigazione condotta nel 2014 presso la struttura Odry Zoo, ora posta sotto sequestro ieri dal Corpo Forestale Regionale con il Servizio CITES del CFS, per la mancanza delle necessarie autorizzazioni.

Le condizioni di detenzione sono da considerarsi gravissime e inaccettabili: gli animali, appartenenti a specie esotiche in via di estinzione e ritenute pericolose sono costretti in spazi che impediscono loro l’espressione minima dei bisogni etologici primari.

La seconda struttura, nel cuore della Barbagia a Nuoro, nata in origine come allevamento di struzzi, si presentava come una fattoria, ma con la singolare presenza di macachi e canguri, animali considerati dalla legge pericolosi per la salute e l’incolumità pubblica. Sono stati sequestrati la struttura e 7 procioni, due macachi, 4 cebi cappuccini e un canguro. Tranne il canguro, gli altri animali sono stati sequestrati anche penalmente in quanto detenuti illegalmente in contrasto alla normativa sugli animali pericolosi. Elevati 30mila euro di sanzioni amministrative.

La LAV chiede alla Procura di Cagliari e al Ministero dell’Ambiente di disporre il trasferimento degli animali in luoghi idonei nel più breve tempo possibile.

“È inaccettabile che gli animali siano lasciati in custodia alla struttura indagata, che non possiede le autorizzazioni necessarie alla loro detenzione e che non può chiaramente garantirne il benessere, neanche nel breve periodo”, dichiara la LAV. “Rivolgiamo inoltre un appello al Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, affinché realizzi di un Centro di recupero regionale per animali esotici, di cui la Sardegna è attualmente sprovvista”, aggiunge l’Associazione.

Roberta Ragni

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