L'orso è morto di vecchiaia all'età di 31 anni a luglio del 2018 e da allora non è chiaro che fine abbia fatto il cadavere dell'animale
Uno zoo francese ha fatto sparire il cadavere di un orso polare morto nella sua struttura a luglio del 2018. L’orso di nome Olaf aveva 31 anni e ha vissuto per tutta la sua vita nello zoo di Amnéville per poi morire di vecchiaia oltre un anno fa.
Poiché il centro specializzato nel trattamento di animali era chiuso, in seguito alla morte dell’animale, lo zoo ha inizialmente inviato il cadavere in una discarica non distante, ad Aboncourt.
Arrivato a destinazione, il centro di smaltimento non ha accettato il cadavere, perché non era in grado di trattarlo. Il corpo dell’animale era già in stato di decomposizione per via del grande caldo e il personale non riusciva nemmeno a scaricarlo dal camion.
Non potendo smaltire il cadavere negli impianti utilizzati per i rifiuti domestici, il centro di trattamento dei rifiuti lo ha restituito allo zoo, segnalando l’evento alle autorità.
Da allora, non è chiaro come lo zoo abbia smaltito il cadavere dell’orso. Una volta tornato nella struttura, un dipendente ha confermato che il corpo dell’animale è stato fatto a pezzi, probabilmente allo scopo di far sparire il cadavere per evitare problemi e per risparmiare sullo smaltimento del corpo del povero animale. Lo zoo è infatti già sottoposto a indagini per diverse irregolarità rilevate all’interno della struttura, oltre ad essere coperto di debiti.
Ad oggi non si sa ancora che fine abbiano fatto i resti di Olaf e non è la prima volta che lo zoo è sospettato di pratiche dubbie: diverse volte lo staff ha segnalato casi di animali smembrati in seguito alla morte e sepolti direttamente sul posto.
Un dipendente ha riferito che già altre volte lo zoo ha portato cadaveri degli animali al centro di smaltimento di Aboncourt, tra cui quello di un leone.
Quella di Olaf è una vicenda incredibile sulla quale nessuno ad oggi è ancora riuscito purtoppo a fare luce.