Una società biotecnologica rilascerà nei prossimi mesi tra la Florida e il Texas oltre 750milioni di una “versione speciale” di zanzare Aedes.
Una società biotecnologica inglese rilascerà da qui ai prossimi mesi tra la Florida e il Texas oltre 750milioni di una “versione” modificata di zanzare Aedes
Lo scopo sarebbe quello di debellare il virus Zika, ma anche il dengue, la chikungunya e la febbre gialla e così l’azienda di biotecnologia Oxitec con sede ad Abingdon, nel Regno Unito, ha rilasciato per la prima volta negli Stati Uniti delle zanzare geneticamente modificate. Queste zanzare contengono una proteina che, se trasmesse alla prole femminile, le ucciderà, impedendo poi, almeno si crede, di pungere gli esseri umani e di diffondere malattie. Una soluzione che, insomma, non può che lasciare perplessi.
Già nel giugno dell’anno scorso il dipartimento dell’Agricoltura e dei servizi al consumo della Florida aveva dato il via libera al piano per liberare milioni di zanzare nelle Florida Keys, una catena di isole tropicali al largo della punta meridionale dello Stato. E ora si passa decisamente ai fatti.
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L’esperimento, descritto su Nature e autorizzato dall’Environmental Protection Agency (EPA), ha lo scopo di sopprimere le popolazioni di zanzare selvatiche Aedes aegypti, che possono trasportare malattie come Zika, dengue, chikungunya e febbre gialla.
E così i ricercatori hanno rilasciato esemplari maschi “bioingegnerizzati” per non pungere, in modo da accoppiarsi con la popolazione femminile endemica e trasportare un gene in grado di uccidere la progenie femminile nelle prime fasi larvali. Con la morte delle femmine, la popolazione dovrebbe diminuire.
Precedentemente testate in Brasile, Panama, Isole Cayman e Malesia, le zanzare non erano mai state rilasciate nel territorio statunitense.
Aedes aegypti, spiegano gli esperti, costituisce circa il 4% della popolazione di zanzare nelle Florida Keys ed è una specie associata alla gran parte delle malattie trasmesse dagli insetti, secondo il Florida Keys Mosquito Control District (FKMCD), che lavora con la Oxitec al progetto.
Secondo questo programma, insomma, gli esemplari geneticamente modificati non farebbero altro che rappresentare un’alternativa agli insetticidi, ampiamente utilizzati negli Stati Uniti per controllare le popolazioni di insetti.
“L’ampia adozione di sostanze insetticide ha portato allo sviluppo di zanzare resistenti alle sostanze chimiche, il che ci ha indotti a valutare l’ipotesi di adottare strumenti innovativi per contrastare le Aedes aegypti”, concludono gli studiosi.
Ma chi può dire cosa succederà realmente in futuro? Proprio nessuno ed è questa la cosa più allarmante. Gli ambientalisti già hanno parlato in più occasioni di un “esperimento da Jurassic Park”. Perché, si sa, le cose in natura non vanno mai come in laboratorio e concretamente ancora non si può sapere se queste zanzare GM siano in grado di riprodursi e quale effetto possano avere i loro nuovi geni.
“Dio ci scampi! Siamo nelle mani degli ingegneri…”, diceva Ian Malcolm (Jeff Goldblum) nel Jurassic Park di un lungimirante Steven Spielberg (1993). E chissà che non abbia ragione.
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