Con il Black Friday torna la campagna del WWF che ci ricorda come la natura non sia scontata e alcune specie animali siano sempre più a rischio, tanto da essere “disponibili ancora per poco”
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Torna anche quest’anno la campagna del WWF in occasione del Black Friday. Questo periodo caratterizzato da sconti eccezionali, rappresenta per l’organizzazione un’opportunità di riflessione per sensibilizzare sull’urgenza di proteggere le specie animali a rischio di estinzione.
In particolare si pone l’accento su come le “percentuali che contano” non siano quelle degli sconti, ma i drammatici cali di popolazione di molti animali simbolo. Negli ultimi 50 anni, infatti, il commercio globale e lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali hanno accelerato il degrado ambientale, contribuendo alla crisi della biodiversità.
Alcuni numeri sono impressionanti: il Living Planet Index 2020 riporta un calo medio del 68% tra le popolazioni monitorate di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi. Tra le specie più colpite ci sono il koala, l’elefante africano e il leopardo delle nevi.
Koala: la sfida post-incendi
I devastanti incendi in Australia nel 2019-2020 hanno rappresentato una tragedia ecologica senza precedenti. Si stima che il 30% della popolazione di koala sia scomparsa in soli tre anni. Il WWF ha avviato il progetto Koalas Forever per raddoppiare il numero di questi marsupiali entro il 2050, tramite il ripristino degli habitat, la creazione di cliniche veterinarie e l’uso di droni per seminare alberi di eucalipto, fondamentali per la loro dieta.
Elefanti africani: vittime del bracconaggio
Altra specie a rischio è quella degli elefanti africani. Negli ultimi dieci anni, il 20% è stato ucciso a causa del bracconaggio, aggravato dal commercio illegale di avorio. Le popolazioni di savana e foresta sono ormai classificate rispettivamente come “in pericolo” e “in pericolo critico”. Proprio per questo è necessario sostenere iniziative per combattere il bracconaggio e proteggere l’habitat, promuovendo la coesistenza tra elefanti e comunità locali.
Il leopardo delle nevi: diventato ormai un fantasma delle montagne
Il leopardo delle nevi, simbolo delle alte vette asiatiche, ha visto la sua popolazione calare del 20% negli ultimi 20 anni. Le cause principali sono il cambiamento climatico, il bracconaggio e la distruzione dell’habitat. Bisogna lavorare per educare le comunità locali, monitorare il commercio illegale e promuovere pratiche sostenibili.
Un’adozione simbolica per fare la differenza
Adottare una specie a rischio è un gesto simbolico ma concreto per sostenere i progetti di conservazione del WWF. In un periodo dominato dal consumismo, la vera occasione da non perdere è contribuire alla tutela del nostro Pianeta e delle sue preziose specie perché la natura non è scontata.
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